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Zingaretti: “Dopo le europee cadrà il governo e andremo a elezioni, no a esecutivi tecnici”

Secondo il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, dopo le elezioni europee ci sarà una crisi di governo e la posizione del suo partito è chiara: nessuna alleanza con il Movimento 5 Stelle e no a un governo tecnico. Motivi per cui, secondo Zingaretti, si tornerà al voto in tempi brevi.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, prevede una fine del governo molto vicina, ma allo stesso tempo assicura che i dem non sosterranno un esecutivo tecnico. “Dopo le elezioni europee penso ci sarà la crisi di governo, anche perché dovranno fare una manovra economica con una vera macelleria sociale. Se verrò chiamato per consultazioni da Mattarella dirò che bisogna tornare alle urne. Un governo tecnico? Con un buco di 40 miliardi nessuno governo parlamentare è in grado di prendersi questa responsabilità”, afferma il segretario del Pd a Matrix, su Canale 5. Secondo Zingaretti, quindi, “se cade questo governo bisogna ridare la parola agli italiani”. E assicura: “Noi un governo tecnico non lo votiamo”.

Allo stesso modo, Zingaretti esclude un accordo con il Movimento 5 Stelle: “Non ci sono le condizioni politiche per fare un accordo di governo con il M5s, la pensano così anche i gruppi parlamentari Pd, mi sento di parlare anche a nome loro. È quello che dico da 8 mesi. Di Maio sta strumentalizzando temi di sinistra, la differenza tra me e lui è che lui non è mai coerente con quello che dice”.

Sul caso Siri, il sottosegretario leghista indagato per corruzione, il segretario del Pd ha un giudizio netto: “Noi abbiamo tenuto un atteggiamento garantista, ma è una pagliacciata, perché Siri fa parte di un governo il cui azionista di maggioranza è il M5s e ne ha chiesto le dimissioni. Allora, indipendentemente dal merito, Siri avrebbe dovuto dimettersi ma penso che non lo farà perché sa che è tutto un imbroglio”.

Zingaretti attacca anche Salvini e Di Maio: “Questo modo di governare ha un costo drammatico per l'Italia. Salvini e Di Maio sono due leader che invece di governare l'Italia la stanno usando. Salvini e Di Maio non si fanno scrupolo di usare tutto, dal Festival di Sanremo a uno stupro, fino alla Tav”. Poi un commento sull’economia e sui dati Istat di oggi: “Meno male +0,2%, ma nel 2017 era +1,7% la crescita in Italia. Nell'industria la richiesta di cassa integrazione è aumentata del 27%, nel Nord c’è un crollo della produzione, non prendiamoci in giro che ci sia un'inversione di tendenza. Lo dice anche il ministro del Tesoro e i due vicepremier fanno finta di niente”.

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