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Omicidio Yara, Bossetti rinviato a giudizio. Il processo inizierà il 3 luglio

Il muratore di Mapello è accusato di aver ucciso la 13enne di Brembate. Sarà processato dalla Corte d’Assise di Bergamo.
A cura di Biagio Chiariello
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15.35 – Difesa Bossetti "amareggiata" – Gli avvocati dell'unico imputato per il caso Gambirasio si dicono "amareggiati" ancor più che per il rinvio a giudizio del loro cliente, "che poteva costituire un epilogo di questa vicenda", per il fatto che il gup non ha disposto accertamenti "essenziali" come la replica dell'esame del Dna riscontrato sul cadavere di Yara, e anche di un'altra biologica sempre riscontrata sul corpo della vittima. Lo ha spiegato Paolo Camporini, il quale ha criticato i motivi per i quali il giudice non ha disposto i nuovi esami. "E' la prima volta che vedo non disporre un incidente probatorio perché richiederebbe troppo tempo in considerazione della scadenza dei termini di custodia cautelare, ed era invece un accertamento necessario – ha proseguito il legale – anche per capire, appunto, se una persona in carcere deve rimanerci".

15.05 – Bossetti rinviato a giudizio – Massimo Giuseppe Bossetti è stato rinviato a giudizio per l'omicidio di Yara Gambirasio. Lo ha deciso il gup di Bergamo, Ciro Iacomino, che ha accolto la richiesta del pm Ruggeri. Il 44enne di Mapello sarà processato il 3 luglio davanti ai giudici della Corte d'Assise di Bergamo. E' accusato di omicidio aggravato dalle sevizie e crudeltà, dalla minorata difesa della vittima, e di calunnia.

Ore 11.50 – La difesa di Bossetti: "Dna inutilizzabile" – I difensori di Massimo Bossetti, hanno chiesto la nullità del capo di imputazione in cui indica sia Brembate Sopra sia Chignolo d’Isola come luogo del reato. Hanno inoltre chiesto la nullità o l' inutilizzabilità degli accertamenti biologici compiuti dal Ris in quanto effettuati con lo strumento della delega di indagine e non, invece, con l'avviso alle parti. Quest'ultima questione era già stata respinta dai giudici del tribunale del Riesame ma la Cassazione, sul punto, non ha ancora depositato le sue motivazioni.

E’ cominciata in anticipo, intorno alle 9, l'udienza di Massimo Bossetti davanti al giudice dell'udienza preliminare Ciro Iacomino, che deve decidere sul rinvio a giudizio chiesto dal pm Letizia Ruggeri per l'uomo accusato di avere rapito e ucciso la 13enne Yara Gambirasio il 26 novembre del 2010. La decisione va interpretata probabilmente nella volontà dei magistrati di giocare  d’anticipo sui giornalisti appostati in gran numero davanti al palazzo di giustizia di Bergamo. Il furgone della polizia penitenziaria che ha accompagnato il 44enne di Mapello dal carcere, dove è rinchiuso da quasi un anno, è arrivato ancora prima delle 8.30, entrando da un ingresso laterale. Non a caso sono state studiate misure di sicurezza per evitare l'assalto di telecamere e fotografi, a cui è vietato l’accesso all'intero piano del tribunale in cui si avrà luogo l'udienza.

E' il giorno di Massimo Giuseppe Bossetti

Bossetti deve difendersi dalle accuse di omicidio aggravato dalle sevizie e crudeltà, dalla minorata difesa della vittima, e di calunnia. Dovrebbe farlo anche con dichiarazioni spontanee, nelle quali ribadirà sicuramente la sua innocenza. Alle 8.45 a Bergamo sono arrivati i suoi avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini, che hanno annunciato la loro intenzione di seguire il rito ordinario. Bossetti non vorrebbe semplicemente l’ergastolo, l’obiettivo è l’assoluzione, dimostrare cioè la sua assoluta innocenza. Contro di lui, oltre alla prova regina, quella del dna, ci sono diverse evidenze: si va dalla tracciatura del suo furgone vicino a dove è sparita la ragazzina di Brembate; le fibre di tessuto, trovate sui pantaloni della vittima, identiche a quelle dei sedili dello stesso Fiat Daily, le sue ricerche sul web (“tredicenni vergini rosse”). I genitori di Yara non saranno presenti anche se si costituiranno parte civile insieme alla loro figlia maggiorenne.

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