Yara, legale Bossetti: “Incidente probatorio su dna prelevato dagli slip”
Proseguono le indagini sul caso di Yara Gamborasio, il cui unico indagato per l’omicidio è il muratore di Mapello Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere dal 16 giugno scorso. “Ci stiamo preparando a chiedere l’incidente probatorio sul dna prelevato dagli slip di Yara. La richiesta verrà presentata probabilmente la settimana prossima”, è quanto ha anticipato nel corso di un’intervista alla trasmissione “Iceberg” di Telelombardia uno dei legali dell’indagato, Claudio Salvagni. L’avvocato di Bossetti, alla domanda se il nuovo esame dovesse confermare che il dna trovato sugli indumenti della ragazzina di Brembate Sopra uccisa nel 2010 è proprio del suo assistito, ha risposto: “Non cambierebbe nulla per noi, io non conosco nessuna sentenza italiana per cui una persona è stata condannata per il solo dna”. Al di là delle prossime mosse per alleggerire la posizione di Massimo Giuseppe Bossetti il suo avvocato, nel corso dell’intervista, ha parlato anche delle condizioni del muratore di Mapello in carcere.
“Bossetti in cella con altri detenuti è più tranquillo”
“Dopo più di una settimana in cella con altri tre detenuti Bossetti è un po’ più tranquillo – ha spiegato Salvagni -. La preoccupazione per la sua incolumità resta, ma ore sta meglio”. L’avvocato ha anche aggiunto che in passato erano giunte alle orecchie del presunto assassino di Yara “frasi minacciose e questo aveva destato le sue preoccupazioni, anche per quello che era accaduto alla sorella e alla mamma”. Ma in questi ultimi giorni di carcere – ha detto Salvagni a Telelombardia – con gli altri detenuti Bossetti ha giocato anche a scala quaranta. Bossetti ha ricevuto dopo oltre quattro mesi la revoca del regime di isolamento in cui si trovava dal giorno del suo fermo. La decisione, che è stata presa di sua iniziativa dal pm Letizia Ruggeri, è arrivata nel giorno del 44esimo compleanno di Bossetti.