Yara, lascia l’avvocato di Bossetti: “Ma resto convinta della sua innocenza”
L’avvocato Silvia Gazzetti non difenderà più Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello in carcere con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio. Gazzetti, che era stata indicata come legale d’ufficio il giorno dell’arresto di Bossetti e poi era stata confermata come legale di fiducia e affiancata da un secondo avvocato, ha fatto sapere di aver rinunciato all’incarico. Avrebbe preso questa decisione proprio perché in contrasto con l’altro avvocato di Bossetti, Claudio Salvagni. Le motivazioni, spiegate in un comunicato dalla stessa Gazzetti, parlano infatti di “inconciliabili posizioni rispetto a quelle espresse dal collega nell'ambito del collegio difensivo, in ordine all'adeguata condotta e alla linea difensiva da sostenere nella piena tutela degli interessi dell'indagato, alla luce delle quali appare ragionevole ritenere non più sussistenti le condizioni idonee a proseguire oltre lo svolgimento di un efficace, proficuo e sereno patrocinio difensivo e tenuto altresì conto dell'approssimarsi di importanti scadenze processuali”.
“So che rischia l’ergastolo e lo sa anche Bossetti” – Oltre al comunicato, l’avvocato Gazzetti ha parlato della sua decisione in un’intervista al Corriere. Ha spiegato che la difesa deve essere compatta nell’interesse dell’assistito e che dunque lei, quando non ha più condiviso la linea, ha preferito rimettere il mandato. Ha spiegato di aver informato il presunto assassino di Yara della sua decisione e che lui, Bossetti, avrebbe reagito “con amarezza”. Ma l’avvocatessa Gazzetti ha ribadito di credere nell’innocenza di Bossetti. Anche dinanzi alla prova del Dna: “Ho sempre detto che è tutto da dimostrare. Che sia suo e che lui sia l’assassino. Spetta all’accusa farlo”, ha spiegato. L’avvocato ha anche affermato di essere consapevole che Bossetti rischia l’ergastolo e che anche lui lo sa “ma che vuole difendersi a dibattimento”.
