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Yara Gambirasio: trovate nuove tracce di DNA su slip e maglietta

Le indagini sul delitto di Yara Gambirasio procedono: sugli indumenti indossati dalla ragazzina nel giorno della scomparsa sono state rinvenute altre 2 tracce genetiche.
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E' un delitto da risolvere sondando i millimetri, quello di Yara Gambirasio. Le analisi di laboratorio hanno riscontrato che le tracce  ritrovate sugli indumenti di Yara Gambirasio, trovata senza vita a Chignolo d'Isola lo scorso 26 febbraio, non sarebbero soltanto due. Oltre ai due dna, uno femminile e l'altro maschile, ritrovati sui guanti che Yara indossava nel giorno della scomparsa, gli esami sugli indumenti di Yara avrebbero isolato altre tracce genetiche.

La prima è una traccia di dna maschile che  si troverebbe sugli slip dell'atleta bergamasca, ma nessun particolare è stato rivelato a riguardo. Ciò che è dato sapere secondo alcune indiscrezioni, è che il profilo genetico in questione è stato isolato grazie ad una macchia, ma non si sa di che natura. La seconda traccia genetica, invece, è stata ritrovata nella parte interna del colletto della T-shirt che l'atleta bergamasca indossava nel giorno della scomparsa. Gli inquirenti hanno confermato che il dna rilevato appartiene ad un individuo di sesso maschile di razza bianca.

Adesso ciò che preme sapere è il risultato del confronto tra le due tracce, ma a riguardo gli inquirenti non si sono sbottonati; dunque, non è dato sapere se le due tracce appartengono alla medesima persona. E' facile intuire che si tratta di un particolare cruciale per le indagini e per questo motivo gli inquirenti tengono a mantenere il più stretto riserbo.

Ciò che è certo è che le  nuove tracce di DNA non appartengono a nessuna delle 2000 persone a cui gli inquirenti hanno richiesti i profili genetici dal giorno del ritrovamento ad oggi. Si tratterebbe, quindi, di qualcuno che finora è rimasto estraneo alle indagini. Ad ogni modo, il lavoro degli inquirenti e della scientifica procede senza sosta e, a seguito del funerale di Yara, l'intera Brembate è in attesa che venga fatta giustizia e che al più presto venga individuato il killer della tredicenne bergamasca.

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