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Yara Gambirasio: sul corpo il Dna di un uomo e di una donna

Le tracce genetiche ritrovate sul corpo di Yara non appartengono soltanto ad un uomo, è stato ritrovato materiale genetico appartenente a una donna. Di seguito l’approfondimento.
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Ci sono risvolti importanti che sembrano avvicinare gli inquirenti alla soluzione del delitto in cui ha perso la vita la giovane Yara Gambirasio, l’atleta bergamasca inghiottita dal buio della sera del 26 novembre e restituita alla luce senza vita nel pomeriggio del 26 febbraio, esattamente tre mesi dopo, mentre un uomo provava il suo aeromodello nel campo di Chignolo d’Isola, a circa 10 km da Brembate di Sopra. Secondo le ultime notizie Yara è stata colpita a morte da due armi diverse, particolare questo che contribuiva ad alimentare l’ipotesi secondo cui a uccidere Yara siano state due persone e a lasciare perdere invece la tesi secondo cui un singolo assassino abbia agito con due armi.

A conferma di quanto detto finora c’è un risvolto significativo, ovverosia sul corpo di Yara oltre ad essere presente un DNA maschile sono state isolate anche tracce genetiche appartenenti ad una donna.  Potrebbe essere però che le tracce genetiche ritrovate non siano appartenenti ai killer, bensì siano antecedenti alla morte di Yara, pertanto saranno necessari ulteriori accertamenti.

Ad ogni modo se le indiscrezioni saranno confermate, si tratterebbe di un delitto compiuto a 4 mani, un’eventualità mai presa in considerazione dagli inquirenti. Piuttosto inizialmente si era ipotizzato un delitto di matrice sessuale ad opera di una persona che conosceva bene la zona dell’Isola bergamasca e che presentava precedenti penali per molestie o violenze sessuali. Ipotesi che si è concretizzata anche nelle azioni investigative, durante le quasi si è provveduto a prelevare il DNA a 10 sospetti.

In realtà, si è reso noto che negli ultimi giorni il numero di DNA raccolti dagli inquirenti sia addirittura 40 e le indagini si stanno concentrando soprattutto nell’ambiente del locale Sabbie Mobili, situato a pochi passi da dove è stato trovato il corpo di Yara. Il locale è un luogo di ritrovo molto frequentato dai giovani nel fine settimana, nelle sue nuove dichiarazioni Enrico Tironi ha confermato di andarci spesso; proprio per questo motivo lo scorso venerdì il Sabbie Mobili è stato perquisito dalla Polizia e sono stati chiesti i numeri di cellulare ai ragazzi presenti. Si spera che quest’azione, insieme agli esami autoptici sul cadavere di Yara possa far sì che si giunga presto alla soluzione del caso.

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