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“Yara spogliata, ferita e rivestita”, le ipotesi degli avvocati di Bossetti

Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, i legali di Massimo Giuseppe Bossetti, hanno fatto notare alcuni particolari relativi all’omicidio di Yara Gambirasio nel corso di un’intervista al settimanale “Oggi”: particolari come, ad esempio, la posizione anomala dello slip su cui è stato trovato il dna dell’indagato.
A cura di Susanna Picone
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Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello arrestato il 16 giugno scorso con la pesante accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, continua a proclamarsi innocente. E nel frattempo i suoi avvocati Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, quest’ultimo nei giorni scorsi ha “risposto” a un comunicato della famiglia di Yara affermando di non poter escludere alcuna pista, hanno fatto notare alcuni particolari relativi a quel delitto. Lo hanno fatto nel corso di un’intervista al settimanale “Oggi” durante la quale hanno provato a ridisegnare la scena del crimine. I due legali hanno rivelato nuovi dettagli su quella che probabilmente sarà la loro strategia difensiva. “E se Yara fosse stata spogliata, ferita e poi rivestita?”, si chiedono gli avvocati di Bossetti. Lo fa supporre, a loro dire, non solo l’assenza di sangue ma anche di tagli sugli indumenti, in particolare il giubbino, della ragazzina ritrovata nel campo di Chignolo d’Isola tre mesi dopo la sua scomparsa. Come fanno gli inquirenti a sostenere che Yara Gambirasio sia stata colpita da un taglierino mentre veniva inseguita tra le sterpaglie del campo di Chignolo, si chiedono ancora gli avvocati tramite il settimanale “Oggi”. Secondo gli avvocati del muratore di Mapello accusato del delitto di Brembate Sopra, gli indumenti della ragazzina avrebbero dovuto essere pieni di tagli e invece non ce n’è traccia.

I dubbi degli avvocati di Bossetti: “Rapimento di Yara organizzato?”

Gazzetti e Salvagni hanno inoltre parlato della posizione innaturale degli slip di Yara che dovrà essere spiegata: “Lo slip è stato tagliato lateralmente all’altezza dell’elastico. Avrebbe quindi dovuto afflosciarsi verso il basso e invece, quando Yara è stata ritrovata, gli slip fuoriuscivano dai leggins e il bordo era ripiegato all’esterno. In quella piega è stata scoperta la sostanza biologica che ha consentito di risalire al Dna di Bossetti. Ma si tratta di una posizione innaturale che fa sospettare un frettoloso rivestimento della povera ragazza”. I due legali di Bossetti concludono nell’ipotizzare un rapimento organizzato: “È possibile che la ragazza sia stata spogliata, ferita e rivestita nel buio del campo di Chignolo, sotto la pioggia, nel fango, fra le sterpaglie che rendevano difficilissimo anche solo camminarci sopra? O dopo la scomparsa Yara è stata tenuta in un altro posto? In questo caso sarebbe stato un rapimento organizzato e preparato da più di una persona”.

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