Yara Gambirasio, pg Cassazione: “Bossetti deve restare in carcere”
Per il pg della Cassazione Giuseppe Corasaniti Massimo Giuseppe Bossetti deve restare in carcere. Secondo il pg per il muratore di Mapello arrestato il 16 giugno di un anno fa con l’accusa di aver ucciso la 13enne di Brembate Sopra Yara Gambirasio esiste il rischio di reiterazione del reato. La richiesta, dunque, formulata davanti ai giudici della Prima sezione penale della Suprema Corte che oggi sono chiamati a decidere sull'istanza di scarcerazione avanzata dai difensori di Bossetti, è quella di non concedergli una diversa misura cautelare. La difesa dell’indagato ha deciso di ricorrere in Cassazione contro l'ordinanza del Riesame di Brescia che, il 10 marzo scorso, ha confermato il “no” del gip di Bergamo alla richiesta di revoca della misura cautelare in carcere. Il rischio di reiterazione del reato è lo stesso in base al quale, lo scorso 25 febbraio, la Cassazione aveva già detto “no” alla prima richiesta di scarcerazione di Bossetti presentata alla Suprema Corte. La decisione della Corte di Cassazione, presieduta da Maria Cristina Siotto, si conoscerà entro stasera o nella giornata di domani.
Iniziato a Bergamo il processo a Massimo Giuseppe Bossetti – Intanto lo scorso 3 luglio è iniziato il processo per l’omicidio di Yara Gambirasio davanti alla Corte d’Assise di Bergamo. Unico imputato è, appunto, Massimo Giuseppe Bossetti, che al termine della prima udienza ha fatto sapere tramite i suoi legali di sentirsi tranquillo e di avere molta fiducia nella giustizia. Il prossimo 17 luglio i giudici della Corte d'Assise di Bergamo decideranno sulle eccezioni preliminari sollevate dai legali di Bossetti alle quali si è opposta la Procura. I magistrati, sempre in quella data, decideranno anche sull'ammissione in aula delle telecamere. Yara Gambirasio scomparve da Brembate di Sopra il 26 novembre del 2010 e il suo corpo fu ritrovato nel febbraio 2011 in un campo non molto distante dalla sua abitazione.