Yara Gambirasio: oggi e domani la camera ardente a Casa Serena
Non la conoscevano, eppure sono lì. I cittadini di Brembate Sopra, a 6 mesi dalla morte di Yara e a 3 mesi dal ritrovamento del corpo a Chignolo d'Isola, sono sconvolti: hanno atteso Yara per tutto questo tempo e l'hanno dovuta accogliere da morta. Una giovane vita spezzata che piangono tutti in paese, e non solo. Ieri la salma è ritornata a Brembate Sopra per la camera ardente. Arrivano da tutta l'isola bergamasca coloro che vogliono portare l'ultimo saluto alla piccola atleta di Brembate, aspettano in rispettoso silenzio che siano le 8 e che si apra la camera ardente a Casa Serena. Sono loro, la gente comune, all'uscita, a chiedere tra rabbia e commozione che venga fatta giustizia e che gli inquirenti trovino al più presto l'assassino. Ripetono "Non si può accettare una cosa così, non si può", e dopo lo sconforto si fanno forza "..lo troveranno, deve star attento che adesso lo prendono" affermano fiduciosi.
Come dice il parroco Don Corinno Scotti, che è stato particolarmente vicino alla famiglia Gambirasio in questi mesi, quello di Brembate è "Un lutto profondo, intenso. Un lutto che coinvolge tutto e tutti." Per la giornata di oggi e quella di domani sono previste diverse migliaia di persone e moltissime altre accorreranno sabato, per i funerali al palazzetto dello Sport. Oltre al coinvolgimento emotivo, c'è apprensione anche per l'organizzazione della cerimonia funebre di sabato 28 maggio: "Stiamo cercando di organizzare tutto nel migliore dei modi : c'è un po' di apprensione, ma ci siamo attrezzati per poter accogliere tutti coloro che vorranno venire a portare a Yara il loro saluto." dice il sindaco Diego Locatelli.
Poi un pensiero non può che andare a Fulvio e Maura Gambirasio, i genitori di Yara, due figure estremamente dignitose nel loro tremendo dolore, spesso schive nei confronti dei giornalisti, che hanno sempre protetto Yara e i loro figli dalla luce invadente dei riflettori. "L'hanno riavuta, quello che conta oggi è che mamma e papà l'hanno riavuta" queste le parole del sindaco per i genitori della piccola scomparsa. Tra lacrime e ricordi del sorriso di Yara, della sua voglia di vivere e della sua grinta, non resta che la speranza e la fiducia nel lavoro degli inquirenti.