Yara Gambirasio: nuove intercettazioni del marocchino Fikri
Dopo mesi in cui non si era più sentito parlare di lui, rispunta il nome di Mohammed Fikri, il marocchino unico indagato e arrestato per l'omicidio di Yara Gambirasio, il cui corpo è stato trovato a Chignolo il 26 febbraio scorso. Fikri fu fermato il 4 dicembre mentre era a bordo di un traghetto diretto a Tangeri, dove si recava in visita alla sua famiglia. Ad inchiodarlo un'intercettazione telefonica nella quale Fikri avrebbe pronunciato al frase: "Allah mi perdoni, non l'ho uccisa io". Da traduzioni più approfondite si scoprì, invece, che in realtà Fikri avrebbe detto: "Allah mi protegga": particolare che ha fatto sì che Fikri fosse scarcerato.
Adesso Fikri é di nuovo al centro dell'attenzione degli inquirenti. Pare che da ulteriori intercettazioni telefoniche siano trapelate importanti novità: si parla di un'altra frase contestuale al caso Yara pronunciata da Fikri durante una telefonata alla fidanzata. Secondo il settimanale Panorama, durante la conversazione in questione il marocchino avrebbe detto "L'hanno uccisa davanti al cancello", riferendosi probabilmente all'ingresso del cantiere di Mapello dove il l’uomo lavora e dove i cani molecolari avevano trovato tracce di Yara.
Sulla traduzione di questa frase, adesso, concordano tre esperti della Procura di Bergamo. La questione appare piuttosto annosa. Nello specifico, il settimanale Panorama riferisce che tale elemento, di indiscutibile importanza, non fu messo agli atti dagli inquirenti e per questo non fu contestato al marocchino in sede d'interrogatorio il 5 dicembre.
Ad ogni modo su tale indiscrezione sono intervenuti sia l'avvocato di Fikri, Roberta Barbieri, che ha confermato di non essere a conoscenza della frase, sia il pm Letizia Ruggieri che invece ha detto:
Ma chi ha venduto questa notizia?Agli atti c'è tutto, non manca una virgola, compresi i brogliacci delle intercettazioni. Tutto è coperto da segreto istruttorio e quindi non confermo né smentisco quel particolare.
Ci auguriamo che le indagini facciano luce presto anche su questo dettaglio rilevante e che, la stampa cominci a fare un passo indietro nel caso si tratti di falso allarme.