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Yara, l’indiscrezione: “I peli trovati sulla vittima non sono di Bossetti”

La perizia non è ancora stata depositata, tuttavia i dati indicherebbero che tra il codice genetico di Massimo Giuseppe Bossetti e le tracce raccolte sugli abiti di Yara Gambirasio non vi sarebbe corrispondenza.
A cura di Susanna Picone
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I peli trovati sul corpo di Yara Gambirasio non sarebbero di Massimo Giuseppe Bossetti. Questa, stando ad alcune indiscrezioni riportate anche da La Stampa, sarebbe la conclusione di Carlo Previderè, il ricercatore responsabile del laboratorio di genetica forense dell’Università di Pavia. Un’indiscrezione che arriva dopo giorni di conferme e smentite sulla presunta corrispondenza tra il dna di Bossetti e i peli ritrovati sul corpo della vittima, ormai più di tre anni fa, a Chignolo d’Isola. Il dato, comunque, è ancora ufficioso. Se fosse confermato rappresenterebbe un punto importante per la difesa del muratore di Mapello accusato di aver ucciso la giovane Yara. Da quanto è emerso, Carlo Previderè non ha ancora depositato la sua consulenza in Procura a Bergamo, anche se avrebbe concluso la sua lunga fatica che dura da un anno. In questi mesi l’impegno del ricercatore è stato individuare e separare i capelli, le formazioni pilifere e i tessuti epiteliali, molti dei quali non appartengono alla vittima e non sono di origine animale. Il suo è stato un lavoro non facile anche perché lo stato di conservazione dei reperti non è ottimale: Yara Gambirasio è rimasta per tre mesi, esposta alle intemperie, nel campo di Chignolo d’Isola.

Le tracce sulle auto di Bossetti rilevate dal luminol

Intanto sul caso Yara proseguono le indagini anche sui veicoli di Massimo Giuseppe Bossetti. Da giorni i Ris stanno passando al setaccio con il luminol sia la Volvo grigia del muratore che il furgone Iveco Daily. I primi riscontri, secondo quanto si apprende, sarebbero stati definiti “interessanti” dagli investigatori. In alcuni punti dei veicoli di Bossetti i Ris hanno riscontrato alcune reazioni al luminol: le analisi diranno ora se si tratta di sangue o di altre sostanze. Gli esiti si avranno nei prossimi giorni ma intanto Giorgio Portera, il genetista della famiglia di Yara Gambirasio, è rimasto cauto: a suo dire è infatti prematuro parlare di risultati sulle tracce così come è prematuro e non corretto parlare di eventuali complici. L’inchiesta sull’omicidio di Yara Gambirasio a Brembate Sopra prosegue per verificare l’ipotesi della presenza di altre persone oltre a quella di Massimo Giuseppe Bossetti: “Non ci sono parametri per escluderlo o confermarlo – ha spiegato Portera -. Ma la mia idea è che Bossetti possa non aver agito solo quella drammatica sera”. In ogni caso, ha spiegato, si tratta solo di un’ipotesi.

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