Yara Gambirasio: Fikri scagionato dall’accusa di omicidio
Cade l’accusa di omicidio nei confronti di Mohammed Fikri, l’operaio marocchino unico indagato nel caso di Yara Gambirasio, la giovane ginnasta di Brembate Sopra uccisa più di due anni fa. Dopo numerosi rinvii il gip del Tribunale di Bergamo Ezia Maccora ha deciso, accogliendo le richieste della procura, l’archiviazione del fascicolo sull’operaio ma, nello stesso tempo, ha chiesto al pm Letizia Ruggeri l’apertura di un’altra indagine ancora una volta a suo carico. Mohammed Fikri dunque indagato per favoreggiamento personale, probabilmente a causa dei dubbi che ancora restano in merito alle traduzioni (discordanti) sulla telefonata intercettata che oltre due anni fa portò al suo arresto.
L’archiviazione dell’accusa di omicidio una “vittoria” – Nella spinosa questione, mentre la chiusura delle indagini sul caso Gambirasio si avvicina inesorabilmente (la Procura ha anche dato il via libera alla riesumazione della salma dell'uomo considerato il padre del killer), i legali della famiglia della ragazzina avevano chiesto l’intervento della Corte di giustizia europea. Dal punto di vista dei genitori di Yara, infatti, il fascicolo di Mohammed Fikri non andava archiviato. Il risultato di oggi è stato comunque commentato con soddisfazione dall’avvocato difensore dell’operaio marocchino: per Roberta Barbieri, infatti, l’archiviazione per le accuse di omicidio “è una vittoria” e anche l’indagine per favoreggiamento “sarà inevitabilmente destinata anch’essa all’archiviazione”.