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Yara Gambirasio: dalla testimonianza di Enrico Tironi alla lettera anonima

Yara Gambirasio è scomparsa il 26 novembre 2010: le ricerche non si sono mai interrotte. Ecco il punto della situazione.
A cura di danila mancini
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si cerca yara gambirasio dallo scorso 26 novembre

Yara è scomparsa il 26 novembre 2010. In tutto questo tempo le ricerche non sono mai cessate, infatti, durante l'appello ai rapitori, Mauro e Fulvia Gambirasio hanno rivolto ringraziamenti alle forze dell’ordine, i vigili del fuoco e tutti i volontari della protezione civile, che non hanno mai smesso di cercare la loro bambina. Eppure non è mai stata seguita una pista ufficiale, anzi le indagini hanno condotto in varie direzioni.

Prima l'arresto di Mohamed Fikri, accusato di aver sequestrato e ucciso Yara. E poi la scarcerazione, perché il pm non ne ha convalidato il fermo. A parte il marocchino, nessun altro è stato accusato ufficialmente di essere il responsabile della scomparsa di Yara.

Si è parlato anche di due piste per il ritrovamento, ma mai ufficializzate dagli inquirenti, che comunque hanno sempre mantenuto il massimo riserbo sulle indagini.

Un'altra figura chiave, in tutta questa vicenda è il vicino di casa della famiglia Gambirasio, Enrico Tironi, che alle telecamere di Chi l'ha visto ha raccontato il suo incontro con Yara, il giorno stesso della scomparsa. Gli investigatori non hanno mai avuto assolute certezze in merito a questa testimonianza e, infatti, proprio di recente la versione di Tironi è stata smentita dai riscontri delle celle telefoniche: il ragazzo, quella sera del 26 novembre, non si trovava in via Rampinelli, come lui stesso ha sempre dichiarato, ma in un'altra zona di Brembate. Questo non significa che Tironi abbia volontariamente mentito: potrebbe aver confuso Yara con un'altra persona, oppure averla vista prima che si recasse al centro sportivo, quindi appena uscita di casa.

Seppur dovesse cadere la testimonianza di Enrico Tironi, restano comunque in piedi quelle di altre due persone, che in via Rampinelli hanno dichiarato di aver incontrato persone sospette: si tratta di Marina Abeni e Mario Torracca, gli altri due testimoni-chiave.

Si è parlato anche del furgone bianco e dell'uomo misterioso che lo conduce, il quale nella zona di Brembate Sopra avrebbe molestato già diverse ragazzine. Ed è recente il racconto di un uomo, che alla trasmissione Quartogrado ha ribadito la reale presenza di questo mezzo nei dintorni del piccolo comune: la figlia, infatti, sarebbe stata seguita il giorno prima della scomparsa di Yara.

E ora anche la lettera anonima, giunta alla redazione de L'Eco di Bergamo, lettera nella quale si indica il luogo del ritrovamento, dove si troverebbe il corpo di Yara, ossia il cantiere di Mapello.

Il cerchio si chiude?

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