Yara, esperto difesa: “Sul dna c’è stato un errore, avremo sentenza con buco nero”
“Comunque finisca questo processo, se il mistero non sarà chiarito avremo una sentenza con un buco nero”: a pronunciare queste parole è il genetista Marzio Capra, consulente della difesa di Massimo Giuseppe Bossetti. Il processo a cui fa riferimento è quello per l’omicidio di Yara Gambirasio che vede imputato il muratore di Mapello. Ormai più di un anno e mezzo fa Bossetti è finito in carcere con l’accusa dell’omicidio della ragazzina di Brembate Sopra perché “incastrato” da quella che secondo l’accusa è la prova regina: quella del dna. Ora, alla vigilia di due udienze del processo dedicate alla questione del dna, il genetista è tornato a parlarne in un’intervista al settimanale "Oggi". Per l’esperto manca la prova regina, cioè appunto il dna mitocondriale, che è “sparito” pur essendo “il più resistente” e quindi in “mancanza di spiegazioni scientifiche”, “c'è stato un errore”.
L’esperto: “Mi rifiuto di pensare a una manipolazione”
Secondo Capra, quindi, se il mistero (dell'assenza di dna mitocondriale dell'imputato sulla traccia dove fu isolato il suo dna nucleare, ndr) non sarà chiarito arriverà una sentenza “con un buco nero”. Capra ha citato il colonnello Giampietro Lago, comandante del Ris di Parma, che in aula ha ammesso di non saper spiegare la questione, mentre “gli altri avanzano solo ipotesi ma non hanno saputo dare una spiegazione scientifica”. “Non basta dire: è una anomalia – ha detto l’esperto -. Perché in laboratorio le anomalie vanno contro le regole e le conoscenze. Vanno contro la scienza. E se per l'accusa il Dna è la prova regina io dico che la prova regina manca. Non c'è. Vogliamo far finta di niente? Non si può”. “Io ho cercato i punti fermi, quelli dimostrabili. E sono arrivato a una conclusione: c'è stato un errore. Come mai è sparito il mitocondriale che è la parte più resistente del Dna? Mi rifiuto di pensare a una manipolazione. L'unica alternativa è l'errore umano”, ha detto ancora il genetista al settimanale.
Ultime notizie sul processo a Bossetti per l’omicidio di Yara
Le prossime udienze del processo per l’omicidio di Yara Gambirasio sono in programma il 3 e il 5 febbraio e saranno appunto dedicate alla questione del dna. Nella precedente si è discusso delle fibre tessili reperite sugli indumenti che indossava la 13enne di Brembate di Sopra al momento del ritrovamento e prima ancora del furgone apparso nelle registrazioni video nei pressi del luogo della scomparsa di Yara. Pochi giorni fa, intanto, per l’imputato Massimo Bossetti è arrivato l’ultimo “no” dei giudici alla richiesta di scarcerazione avanzata dai suoi legali. Bossetti, che in una lettera di qualche settimana fa aveva confessato la sua sofferenza perché lontano dalla sua famiglia, dovrà dunque restare in carcere. L'imputato, che da sempre sostiene la sua innocenza, ha scritto anche una lettera per i genitori di Yara che sarà consegnata solo a fine processo.