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Yara, ancora scintille in aula. I Bossetti fecero un test dna privato per la paternità

Al processo a carico di Massimo Giuseppe Bossetti si è saputo che nell’estate 2014 la famiglia del muratore accusato del delitto di Yara Gambirasio, per vederci chiaro, aveva commissionato privatamente un’indagine all’Università di Torino perché verificasse la paternità di Giovanni Bossetti verso l’imputato.
A cura di Susanna Picone
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Nuova udienza del processo Yara a carico di Bossetti
Nuova udienza del processo Yara a carico di Bossetti

Nuova udienza oggi a Bergamo del processo a carico di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello accusato di aver ucciso la giovane Yara Gambirasio nel 2010. Anche oggi, come tra l’altro accaduto spesso durante questo processo, in aula ci sono state scintille. Davanti ai giudici è andato in scena un botta e risposta tra Marzio Capra, consulente e genetista della difesa, e la pm Letizia Ruggeri. A un certo punto il genetista della difesa, quasi urlando, ha protestato con la Ruggeri dicendo non doveva permettersi di mettere in dubbio le sue capacità professionali perché lui “ha pieno titolo per studiare il Dna”. Capra ha criticato il lavoro dei Ris proprio sul Dna e ha sollevato la questione dei due profili genetici, denominati Donna1 e Uomo2, rintracciati sui guanti della vittima. Il consulente di Bossetti non ha capito perché non si è indagato di più su questi due profili, visto che a suo dire non c'è traccia di comparazioni nelle 60 mila pagine dell'inchiesta. Durante il controesame della pm, Sarah Gino, medico legale esperto in genetica forense e consulente della difesa, ha inoltre detto che sotto la felpa di Yara c'erano formazioni pilifere che non potevano essere state trasportate successivamente e 11 profili genetici tutti significativi. Secondo la consulente sono tutte tracce che avrebbero meritato maggiori approfondimenti.

Al processo Yara scintille sul dna di Bossetti

Nel corso dell’udienza di oggi a Bergamo è emerso inoltre che nell'estate 2014 la famiglia dell’imputato Bossetti, per vederci chiaro, aveva commissionato privatamente un'indagine all'Università di Torino perché verificasse la paternità di Giovanni Bossetti verso il muratore sospettato dell’omicidio di Yara. L'esito dell'approfondimento è stato che Massimo Bossetti non è figlio di Giovanni. Secondo l’accusa, Bossetti è infatti figlio di Giuseppe Guerinoni, un autista di Gorno morto nel 1999. La mamma del muratore, però, ha sempre sostenuto di non aver conosciuto quell’uomo.

Ultime notizie sul processo a Bossetti e l’omicidio di Yara

L’udienza odierna arriva diversi giorni dopo che il genetista Marzio Capra, commentando le indagini che hanno portato al fermo di Bossetti, aveva sottolineato l’assenza della prova regina del dna e aveva detto che “se il mistero non sarà chiarito avremo una sentenza con un buco nero”. Una sentenza che, intanto, Massimo Bossetti continua ad aspettare in carcere. A fine gennaio, infatti, anche il Riesame ha negato gli arresti domiciliari all’uomo accusato dell’omicidio della ragazzina di Brembate Sopra. Da parte sua Bossetti ha più volte manifestato la sua sofferenza per l’assenza di libertà e in particolar modo, in una lettera inviata al settimanale Oggi, aveva descritto il suo dolore per la lontananza dalla moglie Marita e dai suoi figli.

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