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Yara: altre tracce di dna sui vestiti della vittima, l’esame si potrà ripetere

Secondo la relazione dei Ris dei carabinieri, sugli indumenti di Yara sarà possibile ricavare altre tracce di dna del presunto assassino in caso di ripetizione del test durante il processo in aula.
A cura di Antonio Palma
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Come confermato dagli inquirenti pochi giorni fa in conferenza stampa, molto dell'inchiesta sull'omicidio di Yara Gambirasio ruota attorno alla prova chiave del dna che "ha illuminato le indagini" stabilendo l'identità del profilo genetico di ignoto 1. Un'importanza sottolineata anche dal gip di Bergamo nell'ordinanza con la quale è stato confermato il carcere per Massimo Giuseppe Bossetti, l'uomo arrestato con l'accusa di essere l'assassino della 13enne di Brembate di Sopra. Secondo il giudice per le indagini preliminari, infatti, "gli esiti dell'indagine genetica" hanno "natura di prova" e non "di mero elemento indiziario" e dunque, come stabilito da altre sentenze della Cassazione, sono fondamentali per arrivare ad una condanna o ad un'assoluzione dell'imputato. Per questo proprio sul test del dna si giocherà sicuramente fin da ora un'importantissima battaglia giudiziaria tra accusa e difesa di Bossetti, tra test e contro test. Da questo punto di vista emerge un particolare che ancora non era stato reso noto e che potrebbe rivelarsi fondamentale: la possibilità di ripetizione del test del dna.

Le analisi dei Ris

Come racconta il Corriere della Sera, infatti, nella relazione dei Ris, nella quale si dà conto delle analisi effettuate sugli indumenti ritrovati sul corpo di Yara Gambirasio, i carabinieri fanno riferimento anche ad altre tracce ematiche dalle quali sarà possibile ripetere nuovamente il test del dna.  In pratica gli slip e i leggings della 13enne, conservati dal 2011 nei laboratori del Ris di Parma, presentano ancora tracce di materiale biologico del presunto assassino, attigue a quelle già sottoposte a test e non più utilizzabili. Un elemento importantissimo ai fini investigativi visto che permetterebbe nuovi esami in un prossimo futuro se si dovesse arrivare al confronto in aula con l’indagato.

In nuovo campione di dna e le indagini

Il nuovo campione di tracce in realtà sarebbe ridotto e non di "ottima qualità" come il primo già analizzato, ma secondo gli esperti del Ris sufficiente ad estrarre del dna da confrontare con quello di Massimo Giuseppe Bossetti. Nel primo caso infatti le tracce erano abbondanti e hanno permesso la ripetizione delle analisi in quattro diversi laboratori, Ris di Parma, università statale di Milano, istituto di medicina legale di Pavia e san Raffaele di Milano, tutte con lo stesso risultato. Intanto però gli investigatori continuano a lavorare su altre strade oltre al dna, cercando di trovare un terzo elemento in grado di collegare ulteriormente Bossetti alla scena del crimine. Per questo inquirenti e investigatori oggi hanno in programma un importante summit per fare il punto sulla situazione delle indagini e stabilire come proseguire.

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