Yanukovich lascia Kiev. Polizia: “siamo con il popolo”
Manifestazioni, scontri di piazza, l'accordo e poi il viaggio del presidente lontano dalla capitale. L'agenzia stampa russa Interfax ha riferito che Viktor Yanukovich si trova ora a Kharkiv, sua roccaforte nel nordest del Paese. Non si tratterebbe tuttavia di una fuga, tanto più che è proprio di ieri la notizia dell'accordo tra il presidente ucraino Viktor Yanukovich e le opposizioni. Dello stesso parere è anche un funzionario del Dipartimento di Stato Usa, che ha osservato che per il presidente della Repubblica ucraina "non è inusuale, dopo aver preso un’importante decisione politica, che visiti l’est del paese dove si trova la sua base". Tuttavia Oleksandr Turcinov, ex capo dei servizi segreti e braccio destro dell’ex premier Iulia Timoshenko, sembra suggerire un'altra interpretazione quando osserva che la maggior parte dei ministri sono spariti, tra cui anche il numero uno dell'Interno, Vitali Zakharcenko. Intanto si è dimesso anche il presidente del Parlamento ucraino, Volodymyr Rybak, adducendo come causa non meglio precisati "motivi di salute".
Le opposizioni. L'accordo di ieri è stato raggiunto con l'assenso di gran parte delle opposizioni, incluso Euromaidan, il principale movimento dietro gli scontri di piazza nella capitale ucraina. Il ritorno alla Costituzione del 2004, che limiti i poteri del presidente, e l'indizione a breve di nuove elezioni sono i due principali passaggi dell'accordo, nel quale tuttavia non sono incluse le dimissioni di Zakharcenko. Una rinuncia, per il movimento antigovernativo, che impone ai leader una delicata azione di persuasione della base. Vitali Klitschko, ex-pugile e leader del partito Udar (Alleanza Democratica per l'Ucraina), e Oleg Tiaghnibok, numero uno del partito nazionalista Svoboda, sono stati oggetto di contestazione di un piccolo gruppo di astanti all'annuncio dell'accordo in piazza Maidan. A chi minacciava di proseguire negli scontri se Yanukovich non si fosse dimesso, Klitschko ha risposto che il presidente ucraino "non ha intenzione di dimettersi. Non è realistico. Dobbiamo pensare a passi realistici". Intanto Iulia Timoshenko, ex-primo ministro ed oppositrice "storica" del governo filo-russo, potrebbe presto essere scarcerata, secondo quanto dichiarato in un tweet da Christopher Miller, redattore del Kiev Post. Il Parlamento ucraino, infatti, avrebbe accolto la proposta di scarcerazione con 306 favorevoli.
Forze dell'ordine. Possibile riposizionamento delle forze di polizia dopo la probabile scomparsa del ministro dell'Interno Vitali Zakharcenko. In una nota apparsa sul sito dello stesso ministero e redatta da un' "assemblea degli effettivi delle forze dell'ordine" si afferma che la polizia ucraina "serve il popolo" e "condivide il suo desiderio di rapidi cambiamenti".