Il 15 gennaio 2011 ricorre il decimo anniversario dalla nascita di Wikipedia, l'enciclopedia libera nata appunto nel 2001, da una costola di Nupedia (un progetto di enciclopedia online affidato ad esperti)per iniziativa soprattutto di Jimmy Wales e Larry Sanger. Un progetto che ha avuto nel corso degli anni un successo eccezionale, portando Wikipedia nella top ten dei dieci siti più visitati al mondo e alla pubblicazione di contenuti in 270 lingue differenti.
Dati che rendono evidente il ruolo e l'importanza centrale di Wikipedia all'interno della Rete, punto di riferimento imprescindibile per milioni di utenti e simbolo stesso della "radicalità" della rivoluzione del web. Già, perchè il modello Wikipedia, "uno sforzo per creare e distribuire un'enciclopedia libera della più alta qualità possibile ad ogni singola persona sul pianeta nella sua propria lingua", nato con la convinzione che solo la collaborazione e l'autogestione fra gli utenti possa migliorare la qualità delle informazioni, è diventato una vera e propria epifania del "senso ultimo e profondo" della Rete, anche riuscendo a riorganizzare un "sistema pensato in modo diametralmente opposto", per dirla con le parole di uno degli stessi ideatori del Web, Robert Cailliau.
L'idea che l'informazione e la cultura debbano essere libere e gratuite, che ogni individuo possa contribuire a far crescere il patrimonio della collettività, "l'approccio alla costruzione creativa che incoraggia la partecipazione", lo scambio di pareri, consigli, opinioni, la possibilità di ottenere in modo rapido ed immediato una enorme quantità di informazioni senza filtri e censure: ecco le caratteristiche che fanno di Wikipedia un simbolo assoluto ed un vero e proprio patrimonio dell'umanità.
Valore per nulla scalfito dalle polemiche sull'approssimazione di alcune voci e contributi, dalla frammentarietà delle informazioni e dalla presenza di vandalismi ed imprecisioni che spesso è possibile rintracciare sul sito. Questo, non soltanto perchè la stessa natura aperta del progetto implica tali rischi (dal momento che si tratta di contenuti immediatamente pubblicati e senza preventivi filtri redazionali), ma anche per una ragione ben più profonda e carica di significato. Infatti, la forza di Wikipedia risiede proprio nel dibattito e nel continuo confronto fra gli utenti, oseremmo dire anche nelle frequenti "guerre di modifica o di edizione" che, lungi dall'essere un intralcio, rappresentano una sorta di valore aggiunto. Basti solo pensare all'auto – valutazione che gli utenti e gli autori stessi dell'enciclopedia fanno continuamente, tanto da considerare sempre "in costruzione" e mai completo il progetto nel suo complesso, non lesinando critiche all'approssimazione con cui vengono trattati alcuni argomenti e finanche all'approccio "neutrale e non negoziabile" che sottende la produzione dei contenuti.
Il tutto fra lo scetticismo o in generale l'assenza di collaborazione di parte della comunità scientifica internazionale che continua a considerare "superficiale e di nessuna utilità" la mole di informazioni che ogni giorno accresce la "forza" di Wikipedia. Insomma, un esperimento risultato vincente e radicalmente incidente su quel sistema di relazioni ed interconnessioni che è stato il web nel primo decennio del terzo millennio, tanto che oramai risulta praticamente indissolubile il legame fra Wikipedia e lo stesso concetto di informazione. Una informazione libera, gratuita, aperta che non ha mai la presunzione di considerarsi verità assoluta ed incontrovertibile: auguri Wikipedia!
