Lo scandalo Wikileaks ha scosso gli ambienti della diplomazia internazionale e soprattutto ha fornito una incredibile mole di informazioni a media, giornali e non da ultimo a tutti gli utenti della rete. Certamente però, come sottolineato da Ilpost, non appare per nulla semplice consultare un archivio che contiene 97.070 dispacci confidenziali, 75.792 documenti non classificati, oltre 58mila documenti non classificati o per solo uso ufficiale e 11.322 dispacci segreti, cui vanno aggiunti altri 10mila file che al momento dovrebbero essere accessibili solo alle autorità statunitensi. Ovviamente a questo punto, gli utenti si trovano davanti ad una serie di possibilità, anche in considerazione della difficoltà di interpretazione del linguaggio e dei codici utilizzati sia dai diplomatici che dai funzionari che hanno catalogato i cablogrammi.
Una delle ipotesi di "consultazione" è legata chiaramente alla mediazione dei giornali e dei media, che di giorno in giorno stanno proponendo i documenti e le dichiarazioni più rilevanti, ovviamente anche in relazione al proprio target di riferimento. Tuttavia è anche possibile attingere direttamente agli archivi di wikileaks, sia scaricando l'intero database (in aggiornamento, tra l'altro), sia ricorrendo ad una serie di strumenti messi a disposizione online. Di grande impatto è ad esempio la mappa interattiva del Guardian, con gli utenti che hanno la possibilità di cliccare direttamente sull'Ambasciata sulla quale si intende "investigare" ed accedere ai cabli ad essa relativi.
In modo diverso è invece possibile ottenere direttamente l'informazione alla quale si desidera accedere, utilizzando l'apposito sito – motore di ricerca rpgp.org/cable e digitare le keywords di riferimento, ottenendo una rapida selezione per pertinenza dei relativi documenti. Allo stesso tempo, si può utilizzare google, avendo anche cura di "spulciare" fra le segnalazioni degli utenti relative ai cabli più interessanti. Molto utile può essere in tal senso anche la mappa del Guardian che mostra i documenti divisi per area ed area di riferimento: PREL – esteri, PGOV – Interni, ECON – economia, PTER – terrorismo, PINR – intelligence.
Infine vogliamo segnalarvi anche una nota "leggera", riguardante la nascita di un blog che analizza in modo "sarcastico" le rivelazioni di Wikileaks: lettosuwikileaks.blogspot.com, una raccolta di divertenti "cabli" inviati dagli utenti che sottolineano come in realtà quello sollevato da Assange sia in realtà uno scandalo – non scandalo che ha solo esplicitato ciò che era già noto da tempo e giudizi coloriti davvero di poco conto.