“Vomitare in continuazione in gravidanza non è normale”: una campagna invita le donne a chiedere aiuto
“Ci siamo passate tutte, ti ci abituerai, ma prima o poi passa”. “Non ti lamentare, forse questo figlio non lo volevi allora”. “Su dai la gravidanza non è mica una malattia”. Sono tante le voci che compaiono nel video girato per la nuova campagna di sensibilizzazione “No, non è normale” volta ad abbattere i luoghi comuni sulla nausea in gravidanza di Exeltis, che ha ottenuto il patrocinio della Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP).
Il video è di forte impatto emotivo, diverse donne sono costrette a interrompere le proprie attività lavorative, vedono il loro peso calare a picco a causa di episodi di nausea e vomito che diventano invalidanti in gravidanza. Spinte da chi le circonda a sopportare, secondo il falso mito che vomitare in gravidanza sia normale, le donne nel video, finiscono per soffrire in silenzio, convincendosi anche di essere inadatte o sbagliate.
I numeri delle donne che soffrono di nausea e vomito in gravidanza
La dottoressa Loredana Giacomantonio, Direttore U.O.C. Ginecologia e Ostetricia P.O. Vimercate ASST Brianza, si è detta contenta della campagna di sensibilizzazione in grado di muovere i primi passi per combattere uno stereotipo che spesso convince le donne a non chiedere aiuto.
L'esperta ha spiegato che una serie di fattori genetici, gastrointestinali e endocrini concorrono nel causare in alcune donne nausea e vomito in gravidanza. "Circa l'80% delle donne può provare nausea durante il primo trimestre di gravidanza che nel 52% dei casi si presenta associata a vomito con un picco tra la settima e la dodicesima settimana di gestazione".
Nonostante il disturbo sia comune, la dottoressa spiega che lo stesso tende a rientrare entro il sesto mese di gestazione, quando questo non accade, la nausea e il vomito possono diventare invalidanti per le donne. " Tra chi ne soffre circa il 30% presenta forme più severe, tali da interferire con la qualità di vita, e lo 0,5-2% arriva all’iperemesi gravidica". Questa condizione porta le donne a perdere peso e a disidratarsi, richiedendo dunque l'ospedalizzazione.
La prevenzione
Secondo l'esperta è possibile seguendo alcuni accorgimenti prevenire o limitare la sintomatologia invalidante per le donne in gravidanza seguendo i seguenti accorgimenti:
- Alimentazione leggera: meglio preferire piccoli pasti, ogni due – tre ore: "In questo modo si evita di mantenere lo stomaco completamente vuoto e si riduce l'acidità gastrica". Per le nausee mattutine la dottoressa consiglia snack secchi, come cracker o fette biscottate a colazione, durante il giorno alimenti ricchi di carboidrati e con pochi grassi, non fritti e speziati.
- Bibite fuori dai pasti: idratarsi è molto importante, la dottoressa consiglia di sorseggiare acqua, te allo zenzero o camomilla, ma fuori dai pasti. "Evitare caffeina e bibite gasate".
- Buone abitudini quotidiane: la dottoressa invita le gestanti ad evitare i luoghi troppo caldi e poco ventilati, i movimenti bruschi, prediligendo pratiche come lo yoga, la meditazione e le tecniche di rilassamento per riposarsi.
L'importanza di chiedere aiuto
A volte ogni forma di prevenzione non basta quando una gravidanza è segnata da vomito e nausee, lo spot infatti invita le gestanti a parlare della propria situazione con il ginecologo che le sta seguendo. "È importante che le donne non si rassegnino al problema, che può essere invalidante. Se dieta e stile di vita sano non bastano, ci sono terapie innovative, con indicazione specifica al trattamento di nausea e vomito in gravidanza, che possono aiutare a risolvere il disturbo".
Per questo la dottoressa è favorevole alla campagna di sensibilizzazione contro gli stereotipi della nausea in gravidanza e si dice fiduciosa che induca le donne a chiedere aiuto e gli esperti a cercare la strategia migliore per la gestante che hanno in cura.