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Vacanze in famiglia: le 7 regole da stabilire per evitare stress e capricci

Secondo un gruppo di esperti americani, stabilire fin da subito limiti e confini da rispettare è il modo migliore per evitare che risentimenti, antipatie o desideri disattesi guastino il clima della vacanza con i propri cari.
A cura di Niccolò De Rosa
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Andare in vacanza con la famiglia può sembrare un’occasione perfetta per creare ricordi indimenticabili con i propri figli, ma la realtà è che capricci, litigi e tensioni familiari possono rovinare anche il viaggio meglio organizzato del mondo.

Se però l'imprevedibilità delle dinamiche tra genitori, figli e fratelli (e sorelle) rimane una costante di qualsiasi esperienza familiare, stabilire dei confini chiari prima della partenza può essere la chiave per vivere un'esperienza serena e piacevole.

Un gruppo di esperti contattati dal sito dell'HuffPost ha dunque individuato sette regole – quattro da mantenere prima della partenza, tre da seguire durante il viaggio – che possono aiutare a gestire al meglio le preferenze individuali, promuovere un'atmosfera collaborativa e prevenire eventuali risentimenti che potrebbero guastare il clima di relax e complicità che dovrebbe caratterizzare ogni vacanza di famiglia.

Parlare di soldi e budget

Benché possa sembrare un argomento asettico e un po' venale, secondo Natalie Rosado, fondatrice della Tampa Counseling Place in Florida, la prima cosa da fare prima di partire è parlare apertamente di soldi: quanto costerà il viaggio, quanto si potrà spendere durante la vacanza e quali spese dovranno essere evitate.

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Decidere un budget prima di prenotare qualsiasi cosa può infatti prevenire incomprensioni e stress finanziari. Il consiglio dell'esperta è di includere tutti i componenti della famiglia in una riunione pre-partenza in modo che tutti si sentano coinvolti.

Questo sistema è molto valido per i genitori di figli adolescenti, i quali potrebbero avere maggiori pretese di spesa durante il soggiorno lontano da casa, tuttavia far capire anche ai bambini un po' più piccoli quali regalini si potranno concedere e quali attività invece saranno fuori-budget potrebbe essere un'utile lezione di vita.

L'importante è ovviamente utilizzare un linguaggio comprensibile e adatto all'età.

Gli obiettivi della vacanza

Il viaggio che si sta organizzando sarà all'insegna del riposo assoluto, dove l'attività più impegnativa sarà il percorso dal lettino al bagnasciuga, o invece comprenderà escursioni e passeggiate? Si rimarrà in un unico luogo o toccherà spostarsi per visitare città e attrazioni fuori mano?

Pianificare e chiarire simili punti è fondamentale per far sì che nessun membro della famiglia si crei delle aspettative per poi trovarsi a vivere un'esperienza del tutto diversa da quella preventivata.

Partire senza conti in sospeso

Per fare in modo che l'atmosfera vacanziera non venga rovinata da litigi e incomprensioni, il consiglio della psicologa Rachel Goldberg è quello di risolvere i conflitti e le tensioni sopite tra i membri familiari, come quelli (piuttosto frequenti) tra fratelli o sorelle.

Un simile dialogo può anche essere l'occasione per chiarire le regole fondamentali della vacanza, come gli orari da seguire (soprattutto per andare a letto) o il tempo che si dovrà dedicare ai compiti delle vacanze.

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Programmare pause e momenti di svago

I bambini si stancano facilmente, ma anche i ragazzi più grandicelli possono accusare noia e fatica a causa di attività impegnative o troppi momenti morti durante le giornate.

Che si stia programmando un viaggio itinerante o qualche settimana di villeggiatura, è dunque bene prevedere sempre dei ritagli più "liberi dove i figli possano riposarsi o divertirsi come meglio credono.

Decisioni a turno

Anche durante il viaggio, è importante continuare a rispettare i confini stabiliti. Per questo Rosado suggerisce di alternare i ruoli decisionali tra i membri della famiglia, in modo che tutti abbiano voce in capitolo su cosa fare e dove andare.

Naturalmente tale alternanza non deve riguardare le questioni più importanti, ma scelte accessorie come cosa mangiare per cena o quale gioco fare durante il tragitto.

In alternativa si potrebbero scegliere attività o luoghi che offrano opzioni per tutti, come una giornata in spiaggia con sport acquatici per chi cerca l'avventura e lettini per chi preferisce rilassarsi.

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Rimanere flessibili

La flessibilità è fondamentale quando si viaggia con altre persone, siano esse i membri della propria famiglia o altri compagni di viaggio (come amici o parenti).

Adattarsi alle preferenze degli altri e mantenere una comunicazione aperta contribuisce a tutelare il benessere del gruppo. Secondo Rosado, riconoscere che i confini possono cambiare e adattarli quando necessario aiuta infatti a soddisfare i bisogni di tutti.

Mantenere la calma

La calma è la virtù dei forti e dei buoni viaggiatori. Soprattutto se si viaggia con bambini o figli in piena turbolenza adolescenziale, durante la vacanza non mancheranno certo le occasioni per perdere le staffe, tuttavia il consiglio di Channing Richmond, consulente familiare e matrimoniale, è quello di compiere respiri profondi e, all'occorrenza, prendersi un momento per sé in modo da non dare in escandescenze e far così precipitare la situazione.

Per Goldberg questo atteggiamento è molto utile anche quando ci si trova a condividere la vacanza anche con altre persone che potrebbero urtare i nervi con domande indiscrete o comportamenti sgraditi: mantenersi zen anche di fronte alla maleducazione del vicino di casa o ai discorsi irricevibili del compagno di campeggio può essere molto faticoso, ma vale sicuramente la pena per evitare conflitti e garantire al resto della famiglia di godersi una vacanza serena e appagante.

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