Un sondaggio ha rivelato i 20 comportamenti più imbarazzanti dei bambini secondo i genitori
Per molti genitori che hanno a che fare con figli particolarmente vivaci, trovarsi ad arrossire in mezzo ad altre persone rischia di diventare una sensazione piuttosto comune.
Un recente sondaggio condotto su 1.000 genitori di bambini tra i 2 e i 13 anni ha infatti rivelato che le marachelle dei più piccoli spesso si trasformano in fonte quotidiana d'imbarazzo per gli adulti, con tantissime mamme e papà che ogni giorno devono correre dietro ai loro piccoli esploratori che si allontanano o arrossire a causa dei commenti ad alta voce dei loro figli su altre persone presenti.
Bimbi vivaci e atteggiamenti sconvenienti
Secondo i dati riportati dal sito Onepoll.com, per quasi due terzi dei genitori intervistati i comportamenti imbarazzanti dei loro figli contribuiscono ad aumentare notevolmente i livelli di stress, soprattutto se condotti in luoghi pubblici molto affollati come supermercati, bar, ristoranti o mezzi di trasporto pubblici.
In quest'ottica a risultare più "problematici" sarebbero i bimbi tra i due e i quattro anni, seguiti a ruota dalla fascia di età successiva, dai cinque ai sette anni.
Eppure, nonostante le intemperanze venissero percepite con un livello così altro d'imbarazzo, nove genitori su dieci hanno preferito utilizzare eufemismi come "energico" e "vivace" per descrivere i loro piccoli monelli.
Ramesh Ganeson, rappresentante del Chessington World of Adventures (Regno Unito) che ha commissionato l'indagine per promuovere una nuova iniziativa del parco, ha spiegato che la ricerca mostra come i genitori possano sentirsi in grande difficoltà quando i loro figli assumono condotte troppo rumorose in pubblico.
Quali sono i comportamenti più imbarazzanti?
Analizzando le risposte dei genitori coinvolti, gli autori del sondaggio sono poi riusciti a individuare 20 comportamenti specifici che i genitori hanno indicato come enormi fonti d'imbarazzo quando ci si trova in mezzo ad altre persone.
L'elenco comprende:
- Correre via o vagare quando gli è stato detto di non farlo.
- Urlare.
- Commentare ad alta voce altre persone senza filtri.
- Doverli portare via mentre scalcia e urla in pubblico.
- Rovesciare cibo o bevande in un ristorante/caffè.
- Comportarsi male mentre tutti gli altri bambini si comportano perfettamente.
- Fare i capricci sedendosi e rifiutandosi di muoversi.
- Aggrapparsi e rifiutarsi di mollare la presa quando non vogliono fare qualcosa.
- Rifiutare di lasciare che un altro bambino abbia il suo turno su qualcosa.
- Ripetere una conversazione privata che non dovrebbero condividere.
- Aprire la porta del bagno mentre tu sei dentro e ci sono altre persone presenti.
- Far cadere qualcosa di fragile da uno scaffale in un supermercato o negozio.
- Ripetere qualcosa che hai detto di fronte alla persona di cui stavi parlando.
- Dire una parolaccia senza rendersi conto di aver detto una parola scortese.
- Nascondersi tra i vestiti in un negozio e saltare fuori spaventando gli estranei.
- Cantare a squarciagola.
- Pulire quando sono stati male.
- Bagnarsi quando sono troppo grandi per farlo.
- Chiamare qualcuno "grasso" in pubblico.
- Litigare con un fratello o una sorella.
Lo studio ha anche rivelato che un terzo dei genitori mostra serie difficoltà a calmare i propri figli irrequieti e a mantenerli tranquilli durante i viaggi in treno o autobus, mentre il 27% dei partecipanti ha anche espresso il desiderio di avere più spazi pubblici dove i loro bambini possano correre e giocare senza timore di essere giudicati.
Altro indizio del peso che il giudizio altrui esercita sul sentimento dei genitori è rappresentato dal fatto che il 23% dei partecipanti abbia affermato di aver ricevuto commenti non richiesti sul comportamento dei loro figli in pubblico. Per ovviare a simili inconvenienti, il 28% dei genitori ha anche ammesso di ricorre a piccoli sistemi di "corruzione" – come dolcetti o l'uso di smartphone e tablet – per mantenere i bambini tranquilli.