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Uno studio spiega perché i pediatri devono usare un linguaggio chiaro: “I bambini fraintendono le indicazioni mediche”

La ricerca dell’Università del Minnesota ha evidenziato che frasi troppo complesse o una comunicazione ricca di tecnicismi possono confondere i piccoli pazienti, causando inutili preoccupazioni o paure dovute alla mancata comprensione delle istruzioni del medico.
A cura di Niccolò De Rosa
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La capacità di comunicare è un'abilità molto importante per un medico. Per un pediatra poi, instaurare un dialogo e riuscire a far capire ai piccoli pazienti cosa stia accadendo al loro corpo e quali siano i corretti trattamenti per avviare un percorso di guarigione risulta fondamentale. Non sempre però questo canale comunicativo risulta efficiente come dovrebbe.

A dirlo è uno studio condotto dal Clear Clinical Communication Research Group dell’Università del Minnesota Medical Schoolpubblicato su Pediatrics, il quale ha analizzato le modalità con cui bambini interpretano le frasi più comuni utilizzate in contesti medici, rivelando come le parole dei medici portino a frequenti incomprensioni che, talvolta, possono comportare a conseguenze preoccupanti. La ricerca, svolta durante la Minnesota State Fair 2023, si è concentrata su bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni per identificare le lacune nella comprensione che possono generare paura o confusione.

Gli equivoci spaventano e provocano incertezza

L’indagine ha mostrato come, in base alla frase formulata, la comprensione dei piccoli poteva variare enormemente. Ad Espressioni come "responsi negativi ai test" (come nei casi di COVID-19 o si streptococco) erano ad esempio ben comprese, mentre frasi relativi alla necessità di predisporre un trasferimento di reparto o di chiedere un ulteriore consulto chirurgico, venivano spesso male interpretate. Alcuni bambini credevano che queste frasi significassero dover dormire sul pavimento o essere sottoposti a un intervento chirurgico senza scelta.

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I fraintendimenti derivavano spesso da interpretazioni letterali di alcune espressioni che gli adulti tendono a dare per scontato:  Ad esempio, alcuni pensavano che una TAC, che in inglese si dice CAT (Computerized Axial Tomography) coinvolgesse effettivamente dei gatti (cat, in inglese). Alcune interpretazioni, sebbene innocue, risultavano comunque fonte di ansia: molti bambini associavano l’espressione "essere messi a dormire" prima di un intervento chirurgico all’eutanasia di un animale domestico, temendo di non risvegliarsi mai più.

Raccomandazioni per i professionisti sanitari

Alla luce di simili risultati, il team di ricerca ha raccomandato ai professionisti della salute di evitare il gergo medico, utilizzare un linguaggio adeguato all’età e verificare frequentemente la comprensione dei piccoli pazienti. Secondo il dottor Michael Pitt, professore presso la University of Minnesota Medical School, "i bambini, a differenza degli adulti, potrebbero essere meno propensi a chiedere chiarimenti, rendendo queste incomprensioni la loro realtà". Per questo, ha continuato l'esperto è fondamentale che i clinici utilizzino un linguaggio chiaro, anche per termini apparentemente semplici, per ridurre le paure e migliorare l’esperienza medica dei bambini.

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