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Uno studio rivela cosa pensano i bambini della crisi climatica: “Si sentono responsabili, non vittime”

I bambini fanno incubi sul futuro del Pianeta, ma sono convinti che con l’aiuto dei loro genitori possono agire per migliorare la crisi climatica. Questi sono i dati ottenuti da uno studio svolto dal Dipartimento di Psicologia della Salute dell’Università di Pavia, insieme a Scuola Attiva.
Intervista a Serena Barello
psicologa, professoressa associata di Psicologia della salute presso il dipartimento di scienze del sistema nervoso e del comportamento dell'Università di Pavia e direttrice del laboratorio di psicologia della salute del dipartimento.
A cura di Sophia Crotti
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bimbi e pianeta terra

Incubi sulla salute del Pianeta, il peso della responsabilità delle proprie azioni e il desiderio di mettersi all’opera per fare concretamente qualcosa che migliori il futuro della Terra, è questo il quadro che emerge dalle parole dei bimbi quando si parla di eco-ansia.

A svelarlo è stata una ricerca condotta nel Bel Paese grazie al progetto di ScuolaAttiva, ente riconosciuto dal Miur e il dipartimento di Scienze del sistema nervoso e del comportamento dell’Università di Pavia.

A spiegare a Fanpage.it i risultati dello studio è stata la dottoressa Serena Barello, psicologa, professoressa associata di Psicologia della salute presso il dipartimento di scienze del sistema nervoso e del comportamento dell'Università di Pavia e direttrice del laboratorio di psicologia della salute del dipartimento.

Serena Barello
dott.ssa Serena Barello (psicologa, professoressa associata di Psicologia della salute presso l’Università di Pavia)

Come mai avete deciso di condurre uno studio sull'eco-ansia e i bambini?

Ci siamo accorti, sfogliando la letteratura scientifica, che a proposito dell’eco-ansia mancavano delle evidenze scientifiche sul target dei bambini piccoli, mentre abbondavano le ricerche riguardo gli adulti, grazie a Scuola Attiva abbiamo raggiunto proprio i bimbi delle scuole elementari.

Il fatto che non ci fossero questi dati, prima della ricerca, era problematico perché se non sappiamo quali sono gli atteggiamenti dei bambini nei confronti delle sfide climatiche, non riusciamo neanche ad entrare con consapevolezza e strumenti adeguati nei contesti formativi.

Cosa si intende per eco-ansia?

Quando si parla di eco-ansia è importante spiegare che non è una patologia ma un potenziale fattore di stress, che come tanti altri a cui siamo sottoposti, deve essere contemplato e attenzionato.

bimbi pianeta

Quanti bimbi avete raggiunto?

La ricerca si è inserita nelle attività che Scuola Attiva porta avanti e ci ha permesso di raggiungere circa 1000 bambini tra i 5 e gli 11 anni e 500 insegnanti che erano nelle scuole, di tutta Italia.

Aver fatto questo studio in tutto il Paese è stato importantissimo per dimostrarci che non ci fosse differenza tra i bimbi che vivono nelle regioni in cui recentemente ci sono stati dei disastri climatici e altre in cui questo non era accaduto.

Ma quindi se non aver vissuto in prima persona un disastro ambientale, cosa instilla nei bambini l’eco-ansia?

Lo studio ci ha permesso di scoprire che ciò che pesa nella creazione di aspettative e paure rispetto al cambiamento climatico è il contesto sociale in cui vivono i bambini.

bambini e natura

I piccoli sono immersi sin dalla nascita grazie ai media, alla scuola, ai discorsi in famiglia, nel tema del climate change, e sviluppano dunque prospettive sul tema.

E come vivono la crisi climatica i bambini, rispetto agli adulti?

I bimbi conoscono bene la tematica, ne sono consapevoli e il 95.6% di loro si sente si molto più al centro e responsabile di ciò che accade, degli adulti. I grandi, invece, raccontano un vissuto più fatalista e dismissivo riguardo l’ambiente.

I piccoli poi nel 97.2% dei casi, a differenza degli adulti, che tendono a sentirsi vittime, sentono di poter fare qualcosa di concreto per migliorare la situazione.

I bimbi propongono qualcosa per migliorare la situazione?

Non riescono a darci risposte concrete ma abbiamo capito dalle loro risposte che bisogna provare ad entrare nei meccanismi educativi e di sensibilizzazione con un linguaggio un po’ diverso da quello usato fino ad adesso.

Nelle scuole fino a questo momento, quando si è fatta educazione alla salute ambientale, si è sempre trattato il tema in un’ottica pessimistica, entrando nelle scuole per portare la dimensione negativa della vicenda, le persone invece hanno bisogno anche di capire, attraverso il discorso sociale, quale può essere il loro ruolo, usando parole diverse, con un linguaggio focalizzato più sulla proattività che non sulle conseguenze negative di ciò che accade.

bimbi e pianeta

I bambini ci chiedono di fare questo e di farlo insieme agli adulti, in cui ripongono tantissima fiducia, nel 72% dei casi i bambini ci hanno detto: “Ci fidiamo dei grandi, che sapranno come farci fare qualcosa per l’ambiente”.

Quindi i grandi cosa possono fare per aiutare i bambini?

Innanzitutto cambiare il  linguaggio quando si parla di ambiente e poi dare a scuole e persone la possibilità di esperire con laboratori pratici che coinvolgano anche gli adulti e le famiglie, le conseguenze dei comportamenti.

Di cosa hanno maggiormente paura i bambini?

Non lo sappiamo perché il tema della ricerca era la salute dell'ambiente, in ogni caso i bambini non sono preoccupati del loro contesto prossimale, una domanda per esempio chiedeva loro come vedevano il loro contesto di vita da qui a 5 anni, dalle risposte è emerso che hanno una visione ottimistica del contesto vicino, però se esortati a pensare alla salute del Pianeta lì inizia la loro preoccupazione.

ambiente bambini

Quindi i bimbi non sono tanto preoccupati per sé, per la propria famiglia o i propri amici, quanto più per il destino più ampio della salute del Pianeta.

Essendo loro gli adulti del futuro educarli fin da così piccoli ai temi ambientali può aiutarli a migliorare concretamente la salute del Pianeta?

Assolutamente sì, io mi auguro che si faccia in modo di non far perdere ai bambini la consapevolezza di poter fare la differenza come singoli, io capitalizzerei su questo senso di responsabilità che i bimbi hanno già nella loro indole.

Un genitore che sente suo figlio preoccupato per l'ambiente come si può comportare?

Io penso che il genitore debba avere gli strumenti per poterne parlare, quindi rimettere al centro dei discorsi in un modo sano e queste tematiche, fa parte dell'educazione dei bambini, non parlarne non è mai la soluzione, meglio parlarne con il supporto di strumenti informativi e libri, così non si nega il problema ma lo si inserisce in un contesto sociale sano.

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