Una scuola di Londra minaccia lo studente dodicenne: “Tagliati i capelli o sei espulso”
Una scuola di Londra sta meditando di espellere un proprio allievo che non vuole tagliarsi i capelli.
Il protagonista della singola vicenda è un dodicenne di origini ghanesi che da anni sfoggia una lunga e rigogliosa capigliatura di folti ricci. Agli occhi della Direzione però, tale aspetto cozzerebbe con il decoro imposto dall'uniforme dell'istituto e lo studente è stato invitato ad accorciare la propria chioma.
Nonostante i continui richiami e le punizioni, il giovane ribelle non ha però chinato la testa né alle regole della scuola, né tantomeno alle forbici del parrucchiere. Come riportato dai media inglesi, per il ragazzo la scelta di mantenere un'acconciatura così rigogliosa è infatti ben più di una mera questione di look, ma rappresenta una scelta identitaria per mantenere i legami con le proprie origini.
"Mio figlio ha chiesto un'esenzione fondata su motivi culturali e medici, ma è stata respinta" ha spiegato la madre del giovane.
Nella parte del Ghana da cui proviene il padre del ragazzo è infatti usanza non tagliare i capelli dei bambini almeno fino ai tre anni. Nel frattempo però, la folta chioma è diventata un tratto distintivo del ragazzo che, e, nel frattempo, ha anche iniziato a posare come modello, con tanto di pagina Instagram da più di 200.000 iscritti.
Per questo un taglio netto appare ora del tutto impensabile sia per il dodicenne che per la sua famiglia.
I tentativi di conciliazione non sono mancati. Per venire incontro alle richieste della scuola, lo studente ha infatti iniziato a raccogliersi i capelli in un voluminoso chignon per mitigare l'effetto visivo della sua zazzerra.
Dopotutto, come ha affermato lo stesso protagonista sui propri profili social, nella cultura britannica black, i ragazzi neri portano le trecce.
La scuola però non ha voluto sentire ragioni ed è rimasta inflessibile: se entro le prossime settimane la criniera non verrà sfoltita, la famiglia riceverà la notifica dell'espulsione.
Errol Douglas, noto hair-stylist britannico che, come il protagonista della vicenda, vanta origini anglo-ghanesi, si è pronunciato molto duramente nei confronti di una simile decisione.
"La discriminazione dei capelli è radicata nel razzismo sistemico ed erode la fiducia tra gli studenti e il sistema educativo che dovrebbe prendersi cura di loro" ha affermato. "Queste regole sono antiquate".