Una ricerca rivela le 5 preoccupazioni che non fanno dormire bene i bambini di notte
Una nuova ricerca condotta da un’azienda che si occupa di supportare la salute mentale di grandi e piccini, BFB Labs, attraverso strumenti tecnologici e giocattoli, ha scoperto quale sia la causa dell’ansia che fa girare e rigirare nel letto i bimbi in età scolare, tra i 7 e i 12 anni, senza chiudere occhio prima di tornare a scuola.
Attraverso domande e attività di gioco di un massimo di 40 minuti al giorno, il software ha indagato gli obiettivi di questi bambini e le loro preoccupazioni, anche grazie ad uno specifico diario che i piccoli potevano compilare nel gioco. Raccolti i dati provenienti da un campione di 10.000 bambini, gli esperti hanno identificato le 5 paure che più comunemente rendono le notti dei piccoli insonni: la scuola, gli errori, il buio, dormire da soli e non riuscire a fare nuove amicizie.
La paura della scuola e di fare nuove amicizie
La prima paura riscontrata dai bambini è stata quella della scuola, strettamente correlata alla preoccupazione che si trova invece al quinto posto, quella di non riuscire a fare nuove amicizie. Il dottor Ma Rathee, che si è occupato insieme al suo team della realizzazione del software ha spiegato alle pagine dell’Huffpost, che si tratta di una paura da sempre sperimentata dai piccoli. “Dopo la pandemia sono aumentate le difficoltà emotive dei bambini, la loro salute mentale è peggiorata e spesso sono cambiati anche i loro risultati scolastici” secondo l’esperto il sommarsi di questi elementi ha reso quella che era una paura presente in molti dei piccoli, una fonte d’ansia ancora più scoraggiante per i bambini.
Lo psicologo infantile Josh Harwood ha spiegato al giornale che la prima cosa importante da fare è mantenere la calma davanti alle loro preoccupazioni e porre poi delle domande aperte per indagare il motivo della paura di tornare in classe. “Qual è la parte della giornata che a scuola proprio non ti piace?”, “C’è una materia che ti mette particolare preoccupazione?”. A questo punto, validate le paure dei piccoli, è importante far capire loro che non sono soli e che quelle paure possono essere sconfitte insieme.
La paura di commettere errori
Un’altra preoccupazione che i bimbi hanno manifestato è stata quella di commettere errori. Lo psicologo Harwood e l’esperto Rathee si sono detti concordi nell’invitare i genitori a premiare il percorso più che il risultato. “Dite ai bambini che siete orgogliosi di loro, che riconoscete i loro sforzi e invitateli ad andare oltre alla paura di fallire”. Se poi accade che i piccoli a scuola, in casa o in ambito sportivo commettano degli errori, secondo gli esperti è importante che riflettano sugli stessi, cercando di capire come avrebbero potuto agire per non sbagliare. “Raccontate ai bambini delle volte in cui anche voi, che siete adulti, avete sbagliato, questo servirà loro per capire che un errore è un’opportunità di crescita, non un fallimento”.
Paura del buio e di dormire da soli
Un’altra paura che è risultata essere molto comune tra i più piccoli è quella del buio, che agli adulti può sembrare irrazionale ma per i piccoli tanto forte da far temere loro una intera notte trascorsa da soli nella propria cameretta, paura che infatti si posiziona al quarto posto. Lo psicologo Harwood invita i genitori ad essere comprensivi con i propri figli e a non sminuire la loro paura. “Cercate di indagare cosa temono del buio, per poi dire loro che quell’oscurità che tanto fa paura in realtà è assenza di luce” dopo aver cambiato la prospettiva dei più piccoli l’esperto invita i genitori ad entrare nella cameretta buia insieme ai piccoli per mostrare loro che non c’è nulla da temere.
“Concedete al piccolo di dormire con una luce accesa, della quale abbassare lentamente l’intensità e ricordatevi di stabilire con il piccolo una routine rilassante prima che vada a letto” ha concluso il dottore.