Una mamma ha rivelato 5 cose che non lascia più fare ai figli dopo aver lavorato in terapia intensiva
Essere genitori significa anche fare attenzione a tutte le situazioni di potenziale pericolo che possono mettere a repentaglio la salute dei propri figli e Victoria Kahl, mamma di quattro figli e fisioterapista respiratoria part-time, ha visto con i propri occhi quanto possono essere gravi le conseguenze di una fatalità combinata con la poca attenzione da parte degli adulti.
Kahl ha infatti lavorato per anni in un reparto di terapia intensiva pediatrica e ciò cui ha assistito ha plasmato profondamente il suo approccio alla genitorialità. Proprio per questo motivo Kahl – che nel tempo libero si diletta a postare sui social suggerimenti e consigli pratici per mamme e papà – ha recentemente postato un video su TikTok dove ha elencato cinque comportamenti che ha definitivamente bandito dalla propria quotidianità.
"Ecco cinque cose che non farò fare mai più ai mei figli" annuncia Khal all'inizio del video che in poco tempo ha raggiunto quasi 5 milioni di visualizzazioni. La lista prevede:
- Sicurezza in auto: Kahl assicura sempre che i suoi figli siano seduti nel "seggiolino corretto" e "mai sul sedile anteriore" di qualsiasi auto. "Non hanno la struttura ossea adatta," spiega, aggiungendo che, se altri genitori avessero visto ciò che lei ha visto, inclusi decapitazioni, "probabilmente non lo farebbero."
- Batterie a bottone: Nessun giocattolo a casa sua contiene batterie a bottone. "Dovreste trattare le batterie a bottone come una pistola," ha detto. Come ricorda il Ministero della Salute infatti, le batterie a bottone al litio, come quelle usate negli orologi da polso, se ingerite possono comportare gravi danni allo stomaco e all'esofago, portando anche al decesso.
- Piscine: Non permette mai ai suoi figli di "correre attorno a una festa in piscina senza supervisione." Khal spiega che la maggior parte degli annegamenti avviene quando c'è un grande gruppo di persone: questo infatti porta i genitori a pensare che in mezzo a quella folla ci sia sempre qualcuno che sta guardando i bambini, ma spesso non è così.
- Pigiama party: il punto forse più sorprendente riguarda i pernottamenti da amichetti o parenti. "Non li faccio. Non mi interessa" ha detto la Khal, senza però entrare nei dettagli. "Ho visto cose orribili che vi terrebbero svegli tutta la notte".
- Privacy: Questo è invece il punto che Kahl considera il più controverso. "I miei figli non hanno privacy," ha infatti spiegato la donna, affermando di non farsi troppi problemi a controllare i cellulari dei figli per sapere cosa fanno, chi frequentano e dove vanno. "Voglio sapere cosa succede nella loro vita perché non sono abbastanza maturi da prendere decisioni ponderate".
Sebbene non lavori più nel reparto pediatrico, questa esperienza ha dunque influenzato in modo decisivo le scelte genitoriali di Kahl, la quale ammette di essere diventata molto più ansiosa di quanto lo fosse prima. Un approccio che è subito diventato oggetto di opinioni contrastanti da parte dei commenti affollatisi sotto il post diventato virale.
Se infatti parecchi genitori hanno approvato le scelte di Kahl – "Come operatore del pronto soccorso, approvo tutto"; "Verissimo, in molti pigiama-party i comportamenti sono decisamente irresponsabili" – altri hanno espresso qualche perplessità sulla rigidità di alcune scelte.
"Come possono crescere imparare se non fanno esperienze?" scrive un'utente, seguita a ruota da decine di commenti simili che si chiedano se la donna non stia costringendo i figli a vivere sotto un a campana di vetro.
"Questa madre potrebbe tenere i suoi bambini chiusi in cantina per il resto della loro vita" attacca un hater, un'accusa particolarmente pungente alla quale Khal ha voluto replicare con un video apposito:
"Mi stupisce che la gente pensi che i miei figli stiano sempre seduti a non fare niente per tutta la giornata" ha spiegato. "Controllo il telefono solo periodicamente e ribadisco che ogni genitore dovrebbe farlo. Non si può mai essere troppo scrupolosi riguardo alle persone che fate entrare nella vita dei vostri figli".