Un sondaggio rivela i consigli che i genitori darebbero ai loro sé più giovani: “Farai degli errori, ma va bene così”
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Quale consiglio daresti a te stesso qualche anno fa per trovare forza e affrontare con più serenità il difficile percorso della genitorialità? È questo il quesito fondamentale alla base di una recente indagine condotta nel Regno Unito per scoprire come l'esperienza accumulata durante gli anni possa modificare convinzioni e priorità delle mamme e dei papà.
Se infatti i primi anni dalla nascita di un figlio possono sembrare una difficile corsa in salita, con il passare del tempo molti genitori si trovano a guardarsi indietro con il desiderio di aver vissuto con più leggerezza i primi anni di vita dei loro ragazzi, fidandosi maggiormente del proprio istinto e senza lasciarsi sopraffare dai consigli altrui.
L'ansia di sbagliare e il bisogno di aiuto
La ricerca è stata condotta da OnePoll su 1.000 genitori di bambini della fascia d'età 1-10 anni e ha rivelato che il 72 percento del campione ha percepito a lungo la pressione di dover essere "genitori perfetti". Di questi però, la stragrande maggioranza (circa l'80 percento) ha ammesso che oggi si preoccuperebbe molto meno di "fare tutto nel modo giusto", preferendo invece concentrarsi di più sulla gioia di crescere il proprio bambino, senza prestare troppa attenzione alle possibili critiche provenienti dall'esterno.
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L'ansia di non essere all'altezza e di subire i giudizi negativi da parte di amici e parenti è infatti risultato uno dei sentimenti più comuni tra i genitori. Il 44 per cento dei genitori ha ad esempio ammesso di essersi sentito in colpa quando dedicava un momento solo a sé stesso, implicitamente convinto di stare commettendo un atto egoistico che sarebbe stato malvisto dagli altri. Un atteggiamento che ben spiega perché circa il 39 percento degli intervistati abbia avuto difficoltà a ritagliarsi del tempo per la cura di sé, con una percentuale più alta tra le donne (47 percento) rispetto agli uomini (30 percento).
Tra le sfide più grandi affrontate nei primi mesi di vita del bambino, invece, il 49 percento dei partecipanti ha indicato la privazione del sonno, seguita dalla difficoltà di trovare tempo per sé stessi (39 percento) e dalla comprensione dei segnali del neonato (30 percento). In ogni caso però il sostegno del partner e della famiglia ha spesso giocato un ruolo fondamentale per il 63 percento dei genitori, anche se il 62 percento ha dichiarato che, se potesse tornare indietro, chiederebbe più aiuto.
I consigli che ogni genitore vorrebbe dare a sé stesso
Dall'esperienza di chi ha già vissuto i primi anni da genitore emergono preziosi suggerimenti che possono essere d'aiuto a chi sta affrontando questa fase. Tra i consigli più ripetuti, mamme e papà hanno citato l'importanza di accettare che gli errori fanno parte del percorso, evitare confronti con altri bambini, apprezzare ogni piccolo momento e fidarsi del proprio istinto.
I media inglesi hanno riportato i 20 consigli più frequenti che i genitori avrebbero voluto offrire alle versioni più giovani di loro stessi :
- Farai degli errori, e va bene così
- Non paragonare tuo figlio agli altri
- Apprezza i "piccoli momenti"
- Ridete spesso con i vostri bambini
- Insegnate loro la gentilezza con l'esempio
- Apprezza gli abbracci e i baci
- Chiedi aiuto quando ne hai bisogno
- Scatta tante foto e video
- Non devi essere perfetto
- Dì "ti amo" ogni giorno
- Va bene piangere a volte
- Festeggia i piccoli traguardi, i tuoi e i loro
- Trascorri meno tempo a preoccuparti e più tempo ad amare
- Prenditi del tempo per te stesso (e ricordati che prendersi cura di sé non è egoismo)
- Fidati del tuo istinto
- Rallenta e goditi il viaggio
- Ricorda, questa fase non durerà per sempre
- Sii clemente con te stesso nei giorni difficili
- Lasciali essere piccoli
- Documenta tutte le prime volte del tuo bambino
Commentando i risultati, la portavoce del servizio di assistenza alla maternità che ha commissionato l'indagine, Emma Wardhaugh, ha sottolineato l'importanza di concedersi la libertà di chiedere aiuto e di accettare che ogni genitore cresce nel suo ruolo con il tempo, il supporto della propria rete familiare e tanta pazienza: "Molti genitori guardano indietro e vorrebbero poter rassicurare il loro io più giovane che la perfezione non è mai l'obiettivo: ciò che conta davvero è essere presenti e fare del proprio meglio".