Temi di aver cresciuto dei figli viziati? Gli esperti spiegano i segnali per capirlo
Molti genitori, pur animati dalle migliori intenzioni, possono inconsapevolmente crescere figli "viziati". Assecondare ogni desiderio, evitare conflitti o cercare di compensare la propria assenza con regali e concessioni può portare i bambini a sviluppare atteggiamenti poco empatici e troppo centrati su se stessi. Ma come riconoscere se si sta esagerando? Un gruppo di esperti, in un recente articolo pubblicato sull’HuffPost, ha individuato alcuni segnali che aiutano mamme e papà a capire se è il momento di cambiare rotta.
Chi sono davvero i figli viziati?
L’idea di un bambino “viziato” è spesso associata a capricci e richieste continue, ma cosa significa davvero? Secondo Michele Borba, psicologa e autrice di UnSelfie: Why Empathetic Kids Succeed in Our All-About-Me World, un bambino viziato vive in un mondo centrato su se stesso, dove i suoi desideri e bisogni vengono sempre al primo posto.
Alcuni esperti, come la psicologa Laura Markham, preferiscono però evitare termini come "viziato", ritenendoli troppo negativi. Dopotutto, sottolinea Markham, i comportamenti associati al vizio non sono certo caratteristiche innate del bambino, ma spesso sono il risultato di un’educazione un po' troppo permissiva, dove i limiti non vengono imposti con chiarezza.
"I bambini si comportano in base a come sono stati. Se non abbiamo mai fissato regole chiare, non si abitueranno ad accettarle", ha spiegato la psicologa. Spesso infatti i genitori desiderano offrire ai figli ciò che loro stessi non hanno avuto e temono che dire qualche "no" possa ferire la sensibilità dei piccoli. Anche la stanchezza, a volte, può contribuire ad alimentare atteggiamenti scorretti: dopo una lunga giornata di lavoro, può sembrare più facile assecondare i figli piuttosto che affrontare un capriccio.
I segnali per capire se il figlio è viziato
Come capire se tuo figlio potrebbe essere un po’ troppo coccolato? Gli esperti hanno identificato in particolare sette comportamenti tipici dei bambini definibili come "viziati".
- Non accettano i "no": se ogni rifiuto scatena crisi di pianto o rabbia, specialmente in età più avanzata, potrebbe essere un segnale di difficoltà nell’accettare limiti.
- Non sono mai soddisfatti: i bambini viziati tendono a volere sempre di più, mostrando poca gratitudine per ciò che già possiedono. Il loro focus è sul prossimo oggetto del desiderio, piuttosto che su quello che hanno.
- Si comportano da piccoli sovrani: credono che il mondo ruoti intorno a loro, aspettandosi trattamenti di favore e mostrando poca empatia verso gli altri.
- Esigono tutto e subito: i piccoli viziati vogliono soddisfare i loro desideri immediatamente e spesso i genitori cedono per evitare confronti.
- Non sanno perdere: tutti i bambini odiano perdere, ma quelli viziati fanno più fatica a gestire le delusioni, attribuendo la colpa agli altri o pretendendo elogi costanti.
- Sono dei gran manipolatori: i bambini pronti a tutto pur di ottenere ciò che desiderano possono mentire o mettere i genitori l’uno contro l’altro per ottenere ciò che vogliono.
- Rifiutano i compiti semplici senza ricompensa: un figlio viziato spesso si rifiuta di svolgere attività banali, come mettere a posto la cameretta o apparecchiare la tavola, senza un incentivo. Questo può creare un precedente problematico, dove ogni richiesta viene subordinata a una ricompensa materiale.
Come rompere il circolo vizioso
Secondo Borba, accorgersi di aver cresciuto un figlio o una figlia viziata non deve essere visto come una condanna sull'operato del genitore, ma come un'occasione per reimpostare l'impianto educativo. Accorgersi del problema, infatti, è già un passo non scontato. Per completare l'opera però, è fondamentale che madri e padri stabiliscano subito regole coerenti (devono essere applicabili, quindi non troppo rigidi o impossibili da rispettare) e promuovano atteggiamenti di gratitudine e rispetto.
Anche nei momenti di stanchezza fisica e mentale poi, il genitore deve resistere alla tentazione di cedere ai capricci: è essenziale per insegnare ai bambini il valore della disciplina. L'essere "viziati", dunque, non è una condizione irreversibile: con un approccio educativo più attento, è possibile aiutare i piccoli a crescere come persone empatiche, rispettose e capaci di affrontare le difficoltà. In fondo, l’obiettivo è educare non solo bambini felici, ma anche adulti responsabili e in grado di mantenere relazioni soddisfacenti, sia per se stessi che per gli altri.