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Studio rivela perché gli adolescenti adorano gli spuntini di mezzanotte: “Colpa dell’orologio biologico”

Secondo un nuovo studio americano è il ritmo circadiano a influenzare le abitudini alimentari degli adolescenti, spingendoli a consumare più calorie nelle ore serali. La scoperta apre nuove prospettive sulla lotta all’obesità giovanile, evidenziando il ruolo cruciale dell’orologio biologico nel metabolismo.
A cura di Niccolò De Rosa
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Un nuovo studio condotto dai ricercatori del Mass General Brigham e della Warren Alpert Medical School della Brown University potrebbe aver finalmente rivelato perché i figli adolescenti amano tanto concedersi degli spuntini sfiziosi nel cuore della notte. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, suggeriscono che il ritmo circadiano dei teenager influenza il loro comportamento alimentare, in particolare per quanto riguarda il consumo calorico nelle ore serali.

Tale scoperta non serve solamente a ricordare ai genitori l'importanza di prestare attenzione alle abitudini alimentari dei figli, ma  può rappresentare un ulteriore tassello nella lotta al crescente fenomeno dell'obesità, poiché il cibo consumato a un'ora troppo tarda è molto più facile che venga accumulato dall'organismo e si trasformi in grasso corporeo.

Di sera si consumano più calorie

La ricerca ha coinvolto 51 adolescenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni, suddivisi in tre gruppi in base all'indice di massa corporea (BMI): normopeso, sovrappeso e obesi. I partecipanti sono stati quindi sottoposti a un regime controllato per sette cicli di sonno/veglia della durata di 28 ore ciascuno, in un ambiente privo di riferimenti temporali esterni, come orologi o luce naturale. Durante questo periodo, ai ragazzi sono stati offerti sei pasti al giorno con un menù standardizzato, senza però imporre alcuna restrizione sulla quantità di cibo consumata.

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L'analisi dei dati ha rivelato che, indipendentemente dagli orari di sonno, l'assunzione di cibo raggiungeva il picco tra il tardo pomeriggio e la sera in tutti i gruppi. Tuttavia, i ragazzi appartenenti ai gruppi sovrappeso e obesi tendevano a consumare un numero significativamente maggiore di calorie rispetto ai coetanei normopeso in queste fasce orarie. Questo suggerisce un possibile legame tra la distribuzione dell’apporto calorico nella giornata e il rischio di sviluppare problemi di peso.

Il ruolo dell'orologio biologico

Il professor Frank Scheer – direttore del Medical Chronobiology Program presso il Brigham and Women's Hospital e una delle firme principali dello studio – ha spiegato che i risultati mostrano chiaramente come il primo responsabile di questo fenomeno sia il sistema circadiano dei giovani, ossia quell'orologio biologico che regola fame e metabolismo. Questa specie di orologio "interiore" influenza infatti i momenti in cui avvertiamo maggiore bisogno di cibo, con un picco nel primo pomeriggio e una minore propensione a mangiare al mattino.

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La ricerca inoltre suggerisce che un'alimentazione squilibrata nel corso della giornata, con un consumo calorico maggiore nelle ore serali, sia associata a un peso corporeo più elevato negli adolescenti.

Implicazioni per il futuro

Con le previsioni che indicano un aumento continuo dei casi di obesità tra i Paesi sviluppati, questi risultati offrono nuove prospettive sul ruolo del ritmo circadiano nell'aumento di peso. Sebbene lo studio non chiarisca se sia la perturbazione del sistema circadiano a causare l’obesità o viceversa, i risultati ottenuti possono aprire la strada a nuove ricerche su strategie alimentari basate sulla scansione dei pasti durante la giornate e nuovi interventi mirati per influenzare positivamente la salute degli adolescenti e ridurre il rischio di problemi metabolici nell’età adulta.

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