“Si vanno a fare le visite mediche in bici, anche al settimo mese di gravidanza”: la maternità nei Paesi Bassi
Come si vive la genitorialità nei Paesi Bassi? Lo ha raccontato una mamma all'Huffpost, stranita dalle abitudini locali di un Paese che è davvero in grado di garantire un miglior stile di vita a genitori e bambini. "Ho trascorso la mia intera vita ad allontanare l'idea della maternità per paura che ponesse freno alle mie ambizioni, per poi scoprire che diventare genitori qui è del tutto naturale" ha spigato la donna, che ha poi elencato le 5 stranezze con cui si è confrontata diventando mamma nei Paesi Bassi.
Donne in bicicletta al settimo mese di gravidanza
Alejandra Rojas ha vissuto la sua prima gravidanza nei Paesi Bassi ed è rimasta esterrefatta quando ha notato una catena infinita di biciclette posteggiate fuori dalla clinica dove lei aveva appuntamento con la sua ostetrica. "Donne con un pancione molto più grande del mio, alcune ben oltre la trentesima settimana di gravidanza, si recano pedalando a qualsiasi visita medica e io che mi sono sempre immaginata la gravidanza, soprattuto se agli sgoccioli come un momento di riposo sono rimasta stranita" racconta all'Huffpost.
La donna però si è unita al gruppo di mamme, iniziando ad andare anche lei in bicicletta agli appuntamenti e capendo che in quello Stato la gravidanza era considerata una fase della vita come altre, non per forza una malattia. L'infermiera Halmet ha infatti confermato al giornale che nei Paesi Basi l'approccio alla gravidanza come un processo naturale e non come una condizione medica permette alle donne di non essere considerate "più fragili perché in dolce attesa" in alcun settore della vita.
Assistenza e supporto ai genitori lavoratori
Una delle più grandi paure di Rojas, dopo essersi trasferita nei Paesi Bassi era la lontananza dei suoi genitori, sapeva dunque di non poter ricevere l'aiuto fondamentale dei nonni.
Ha scoperto poi, come racconta all'Huffpost che nei Paesi Bassi è la prassi per i neogenitori che venga a trovarli ogni giorno una kraamzorg, un'infermiera specializzata in maternità che offre il suo supporto ai neogenitori, ogni giorno per un'intera settimana dopo la nascita del bambino, insegnando loro a prendersi cura del bebè.
In secondo luogo il congedo parentale nei Paesi Bassi è ben distribuito, le mamme hanno un minimo di 16 settimane di congedo di maternità obbligatoria e insieme al papà condividono altre 26 settimane di congedo parentale, di cui 9 retribuite al 70%, utilizzabili entro il primo anno di vita, le restanti entro gli 8 anni del piccolo.
I genitori per far fronte alle spese crescenti dei beni di prima necessità dei bambini hanno anche a disposizione 282 euro ogni trimestre.
Il Paese ideale per i bambini
"È stato incredibile vedere bambini piccolissimi camminare da soli per andare a scuola" ha raccontato all'Huffpost Rojas, stranita dalle norme di un Paese che promuove in tutto e per tutto l'indipendenza dei piccoli.
La donna ha spiegato che i bambini e i ragazzi circolano tranquillamente per la città in cui si trovano e non è contemplato il fatto che i genitori li portino in macchina da una parte all'altra. Questo incentiva la loro salute ma anche il loro senso di sicurezza e realizzazione personale.
"I bambini poi vengono considerati come tali e ogni contesto della vita dei grandi è pensato per avere anche uno spazio su misura per loro" ha detto Roja. Ad ogni isolato c'è un parco giochi attrezzato, in ogni locale seggioloni, aree gioco e un menù studiato per i più piccoli. "Nei Paesi Bassi tutti danno per scontato che ogni genitore stia facendo il suo meglio e per tanto non mi sono mai sentita giudicata, neanche davanti al più insistente capriccio del mio bambino".
Genitori supportati nella crescita dei piccoli, bambini liberi e felici si traducono nel fatto che sono proprio i Pesi Bassi i primi classificati quando si parla di nazioni che hanno a cuore il benessere dei bimbi.