Scottature da sole nel bambino: quali sono i rimedi, come curarle e prevenirle
Le scottature solari nei bambini si verificano quando, dopo una prolungata esposizione ai raggi ultravioletti del sole, la pelle dei piccoli risulta calda al tatto, arrossata, dolente e tendente a squamarsi.
In ogni caso, come si legge dal sito dell’IEO (Istituto Europeo di Oncologia), le scottature da sole che nell'80% dei casi avvengono durante l'infanzia e l'adolescenza, sono il maggiore rischio per il melanoma in età adulta. Proprio per questo è importante prevenire le ustioni solari, proteggendo i bambini dal sole, fin da quando sono neonati.
Come specifica il sito dell’NHS, se la scottatura non è troppo grave, e viene prontamente trattata tende a rientrare nel giro di una settimana.
Come capire se il bambino si è scottato al sole: segnali e sintomi
La scottatura da raggi ultravioletti nei bambini si manifesta con sintomi che coinvolgono innanzitutto la zona della pelle esposta in maniera prolungata al sole, come specifica il sito dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Il primo segnale della scottatura e l'arrossamento della pelle che si manifesta dopo ore di esposizione al sole, se si rimane sotto ai raggi solari per diverso tempo la pelle risulta gonfia e inizia a prudere.
Più la scottatura è grave e più la pelle si farà dolente al tatto, e inizierà a bruciare, riempiendosi anche di vescicole piene d’acqua. La pelle poi potrebbe squamarsi e spellarsi, a causa della morte del DNA di alcune cellule.
Vi sono però anche altri sintomi, di malessere generale, che derivano da una prolungata esposizione al sole, soprattutto se le scottature sul corpo dei bimbi sono gravi:
- mal di testa
- febbre
- brividi
- nausea
- disidratazione
Cosa fare in caso di scottature solari nei bambini: i rimedi e le cure
La cura delle scottature solari nei bambini dipende dalla gravità del danno alla loro pelle. Se la pelle risulta solo arrossata e l’eritema non è troppo esteso, si possono fare degli impacchi di acqua tiepida da posizionare sulla zona ustionata, come specifica il sito dell’ISS.
Dopo di che si possono spalmare sulla pelle del piccolo delle creme idratanti e lenitive all’aloe vera, calendula o camomilla.
Si può anche fare una doccia fresca al bimbo, insistendo sulla zona di pelle ustionata, così che trovi sollievo dal fastidio che la scottatura gli provoca, l’importante è che non sia troppo fredda, specifica l’NHS.
Se il fastidio è molto, dopo aver consultato un medico si può dare al bimbo un antidolorifico. Inoltre il piccolo dovrà rimanere all’ombra, con la cute coperta da vestiti leggeri e bere molta acqua, finché la scottatura non sarà migliorata.
Se il piccolo manifesta sintomi di disidratazione o se la scottatura è molto estesa e non tende a rientrare, è bene informare il medico curante.
Cosa non bisogna fare
Il sito dell’Istituto Superiore di Sanità specifica anche quali condotte non mettere in atto in caso di scottature nei bambini:
- non utilizzare pomate contenenti antistaminici: queste potrebbero invece causare una reazione allergica al bambino.
- non coprire con bende la zona coinvolta dalla scottatura: la pelle ha bisogno di respirare per migliorare la sua condizione.
- non scoppiare le vesciche: se sulla scottatura ci sono delle bolle contenenti essudato, queste non vanno esplose, per evitare che il bimbo sviluppi delle infezioni.
Quanto tempo durano le scottature da sole nei bambini
I danni che il sole ha provocato nei bambini generalmente sono evidenti già 1 ora dopo l’esposizione al sole, specifica il Manuale MSD, e raggiungono il loro punto massimo 3 giorni.
Secondo il sito dell’NHS, la scottatura solare non dura più di 7 giorni, se si dovesse prolungare è il caso, invece, di contattare il pediatra.
Come si prevengono le scottature: i consigli
Quando si parla di scottature ad essere fondamentale è la prevenzione, come specifica il sito dell’IEO (Istituto Europeo di Oncologia) il sole ha i suoi benefici, se però ci si protegge dai danni che può arrecare.
Ecco quali tecniche mettere in atto per proteggere i bimbi dalle scottature, specificati dalle linee guida dell'ISS:
- non esporli direttamente al sole entro il loro primo anno di vita
- utilizzare una protezione con SPF 50+, applicandola uniformemente sulla loro pelle prima di uscire di casa. L’applicazione va ripetuta ogni 2 ore e ogni volta che il piccolo non esporre i bambini al sole nelle ore più calde, ossia tra le 11 e le 15, quando i raggi UV sono più dannosi.
- avere particolare cura dei bimbi con fototipo 1,2,3, ossia capelli biondi, rossi o castano chiaro, carnagione molto chiara e occhi chiari, più a rischio scottatura.