Ridurre le chiacchiere sul lavoro per dedicarsi ai figli: il fenomeno sempre più diffuso spiegato da uno studio
Bilanciare lavoro e responsabilità familiari è una delle grandi sfide che ogni lavoratore con figli si trova quotidianamente ad affrontare. Tra riunioni, scadenze e ritmi frenetici, il tempo a disposizione per famiglia e relazioni sociali si assottiglia e il risultato è che molti genitori finiscono per scansare ogni evento extra-ufficio e ridurre al minimo le conversazioni non essenziali, così da avere meno distrazioni, raggiungere i propri obiettivi e poter tornare al più presto dai propri familiari.
Questo tipo di interazioni – o meglio, la loro assenza – rappresenta una strategia comune tra i genitori che devono far fronte a un tempo sempre troppo limitato e una recente ricerca condotta dall'Università di Harvard ha provato ad analizzare in che modo simili scelte influiscano sul benessere di mamme e papà sul posto di lavoro. Spoiler: limitarsi ai saluti e ai discorsi di lavoro tra colleghi rende i genitori più soli e meno motivati.
Un problema diffuso tra i professionisti
Lo studio ha analizzato le esperienze di 72 professionisti in diversi contesti lavorativi: un'azienda farmaceutica, una società di servizi professionali e un'università. La ricerca si è concentrata in particolare sui genitori di bambini piccoli, i quali tendono ad assorbire la maggior quantità di cure familiari. E infatti, come facilmente prevedibile, i genitori lavoratori alle prese con bambini in età prescolare sono a corto di tempo. Tuttavia non si tratta dell'unica scoperta emersa dall'indagine.
Approfondendo i comportamenti dei partecipanti, lo studio ha rivelato come molti di questi genitori, oltre a gestire a programmare e pianificare gran parte della giornata per "incastrare" tutti gli impegni, tendano a limitare le interazioni sociali sul lavoro in modo da guadagnare un po' più di tempo da dedicare alla famiglia.
Le strategie per ridurre le interazioni
Confrontando le risposte fornite al team di studio, i lavoratori coinvolti hanno dimostrato di attuare strategie ben definite per "rosicchiare" qualche ora nel corso della giornata. Gli studiosi hanno individuato in particolare quattro tecniche ricorrenti.
- Evitare le interazioni sociali: i genitori super-impegnati rifiutano inviti a pranzo, non partecipano a eventi sociali aziendali e non iniziano mai conversazioni che non abbiano un preciso scopo all'interno dell'ambito professionale.
- Nascondersi: alcuni scelgono di lavorare da casa o trovano rifugi temporanei, come il bagno, durante momenti di interazione collettiva.
- Organizzare strategicamente gli incontri: pianificano riunioni consecutive per poter concludere velocemente con la scusa di un altro impegno.
- Focalizzare le conversazioni: reindirizzano le discussioni verso gli obiettivi lavorativi, evitando distrazioni.
Queste pratiche permettono di risparmiare tempo prezioso, ma, come ogni cosa, simili comportamenti presentano un prezzo da pagare in termini sociali.
Il costo delle relazioni deboli
Stando ai risultati dell'indagine, la scelta di limitare le interazioni non risulta priva di conseguenze. I genitori che applicano queste strategie finiscono spesso per avere deboli relazioni con i colleghi e, pur essendo professionisti dediti, molti di loro si sentono esclusi dalla rete sociale aziendale, privi di un senso di appartenenza e fuori dal "fisiologico" giro di gossip lavorativo.
Lo studio ha evidenziato come i genitori impegnati nella cura dei figli abbiano quindi meno amici sul lavoro (o perlomeno persone con cui avrebbero piacere a frequentarsi anche fuori dall'ufficio) e si sentano isolati rispetto ai colleghi senza responsabilità familiari.
Il compromesso tra famiglia e lavoro
Dall'altra parte, chi non ha obblighi familiari o ha un partner che si occupa interamente della gestione dei figli, si dedica più attivamente alla vita sociale sul lavoro. Pranzi lunghi, chiacchierate nei corridoi e uscite serali al bar sono abitudini che rafforzano le relazioni, ma riducono il tempo per attività personali e, per alcuni, il tempo con i figli. Questo scenario mostra chiaramente il compromesso che i genitori devono affrontare: il tempo per la famiglia spesso si traduce in un sacrificio delle relazioni professionali.
Cosa possono fare genitori e manager
Per migliorare questa situazione, i ricercatori hanno offerto alcuni suggerimenti. Ai genitori, lo studio consiglia di essere consapevoli del costo relazionale delle loro scelte e di dedicare del tempo, anche se limitato, a sforzarsi di coltivare buoni rapporti con i colleghi. Anche i padri, spesso meno coinvolti nelle responsabilità familiari rispetto alle madri, dovrebbero farsi carico di una quota maggiore di compiti domestici.
Dal canto loro, i manager e i responsabili delle aziende possono fare la differenza in questo processo. Riconoscere e comprendere le sfide dei genitori è un primo passo fondamentale. Creare programmi di mentorship strutturati e valutare i risultati, piuttosto che le ore lavorative può aiutare i genitori a sentirsi valorizzati senza dover sacrificare tempo per la famiglia.