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Ricevere complimenti dai compagni di classe permette agli studenti di prendere voti più alti a scuola

“Sei davvero bravo in fisica” ecco la frase che secondo un gruppo di ricercatori può fare la differenza nei risultati scolastici, se arriva dai compagni di classe.
A cura di Sophia Crotti
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supporto dei compagni di classe

Alunni creativi, più che diligenti e sopratutto in grado di stringere relazioni vere tra i banchi di scuola, che permettano loro di stimarsi e non invidiarsi, di supportarsi facendo il tifo gli uni per gli altri.

É la nuova frontiera della scuola in grado di costruire i cittadini del domani, a ribadirlo è un nuovo studio condotto dai ricercatori del dipartimento di arti e scienza della Cornell University, ad Ithaca, negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista scientifica Nature Physics.

Il supporto tra compagni di classe è fondamentale

I compagni di classe per gli studenti sono fondamentali, lo dimostra il fatto che a distanza di anni ricordiamo ancora l'elenco dei cognomi che la mattina le insegnanti passavano in rassegna nella conta dei presenti e degli assenti. Fin dalle elementari si tratta infatti di un gruppo di pari, che se si è fortunati diventano anche amici, con i quali confrontarsi e supportarsi, perché un argomento complesso da ricordare si fa più semplice se girandosi prima di arrivare alla lavagna si percepisce il gruppo classe pronto a fare il tifo per te.

I ricercatori dell'Università di Cornell si sono concentrati in particolare sulle lezioni di fisica seguite da 1700 studenti iscritti in università diverse degli Stati Uniti. "Sappiamo bene che per gli studenti è essenziale sentirsi incoraggiati dai genitori e vedere anche i loro successi premiati dagli insegnanti, ma abbiamo scoperto che ciò che conta davvero a convincerli di potercela fare è il sostegno dei pari".

Le diverse reazioni ad un "Sei davvero bravo!"

I ricercatori hanno chiesto ai 1700 studenti di spiegare quando si sentissero supportati dai propri compagni di classe e cosa questo supporto destasse in loro. Dallo studio è emerso che:

  • gli studenti maschi ricevono più riconoscimenti delle studentesse femmine: se la proporzione rimane pari durante le ore di laboratorio di fisica si fa impari tra i banchi durante le normali lezioni in classe
  • Le ragazze danno meno importanza ai riconoscimenti dei compagni: "Sei bravissima!" alle ragazze fa meno effetto che ai ragazzi, infatti il riconoscimento percepito segnalato dalle alunne femmine è stato nettamente inferiore di quello percepito dai maschi.

"L'obiettivo della nostra ricerca era quello di capire come docenti e personale scolastico potessero intervenire per assicurarsi che i loro studenti avessero successo" ha spiegato Natasha Holmes, professoressa di fisica all' Università di Cornell.

bimbi a scuola

Tuttavia, una volta compreso che il riconoscimento viene percepito in maniera diversa da ragazzi e ragazze la docente ha affermato che ora l'ambito su cui soffermarsi e intervenire è quello psicologico, aiutando gli studenti a comprendere e percepire, interiorizzandoli, i complimenti che ricevono dai compagni di classe. "Per farlo invito gli insegnanti a premiare gli alunni, a ripetere loro che se il sogno è quello di diventare dei grandi fisici lo raggiungeranno e a dedicare delle ore di lezione all'autoriflessione sui propri successi" ha concluso Holmes.

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