Ragazzi e bambini con ADHD dormono poco e male: i consigli dei terapeuti per aiutarli nel riposo notturno

Il sonno è una componente fondamentale per il benessere psicofisico, ma soprattutto durante l’adolescenza, molti ragazzi faticano a dormire in modo adeguato, un po' per la presenza di alcune pessime abitudini (come l'uso di smartphone o altri schermi subito prima di andare a dormire), un po' per alcune condizioni che rendono più difficoltoso l'ottenimento di un riposo ottimale. Per i ragazzi con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), poi, il problema risulta ancora più accentuato.
Una recente indagine ha confermato che gli adolescenti con ADHD dormono meno e hanno una qualità del sonno inferiore rispetto ai loro coetanei senza diagnosi di questo tipo. Tale deficit – che potrebbe incidere negativamente sulle loro capacità cognitive, sul rendimento scolastico e sulle relazioni sociali – può però essere ridotto (o annullato) attraverso una serie di comportamenti che i genitori potrebbero introdurre nella quotidianità dei figli per aiutarli a riposare meglio.
Il nuovo studio e l’impatto dell'ADHD sul riposo
Lo studio ha esaminato la fisiologia del sonno di 62 adolescenti di età compresa tra i 13 e i 17 anni, di cui 31 con diagnosi di ADHD. I risultati hanno mostrato che questi ragazzi non solo necessitano di più tempo per addormentarsi, ma trascorrono anche meno tempo nella fase di sonno profondo – dove si verifica anche la fase REM in cui aumentano l'attività cerebrale e il rilassamento muscolare – considerata importante per l'organizzazione della memoria, il recupero fisico e il funzionamento del sistema immunitario.

Simili carenze fanno dunque sì che molti ragazzi con ADHD si sveglino già stanchi, anche se all'apparenza hanno appena trascorso un numero sufficiente di ore di riposo. "Se un adolescente con ADHD ha un cervello così impegnato che continua a funzionare anche di notte – ha spiegato sul sito Parents la psicologa clinica Mirjam Quinn – È più probabile che trascorra la giornata sentendosi stanco, come se non avesse riposato abbastanza".
Le conseguenze di una bassa qualità del sonno
La mancanza di un sonno di qualità incide sulle funzioni esecutive del cervello, peggiorando la memoria di lavoro (ossia la capacità di tenere a mente le informazioni utili per il completamento di un'attività cognitiva complessa), rallentando la velocità di elaborazione e alterando la regolazione emotiva e la capacità di mantenere attenzione.
Nei ragazzi con ADHD, già predisposti a difficoltà di concentrazione, gli effetti vengono ulteriormente amplificati, rendendo ancora più complicati gli sforzi per seguire le lezioni, trattenere impulsi o gestire la frustrazione. Anche le interazioni sociali possono risentirne, poiché chi dorme poco ha maggiori difficoltà a mantenere l'attenzione in una conversazione o a controllare reazioni impulsive che possono infastidire gli altri interlocutori.

Secondo gli esperti, le cause di questi disturbi possono essere molteplici. Alcuni ricercatori ipotizzano che la neurobiologia giochi un ruolo chiave, con i livelli alterati di neurotrasmettitori come dopamina e noradrenalina che nei ragazzi con ADHD finiscono per interferire con il ciclo sonno-veglia. Un altro fattore determinante può essere l’uso di farmaci stimolanti, che in alcuni casi prolungano lo stato di veglia o causano una specie di crollo quando simili sostanze terminano il loro effetto, con conseguente irritabilità e difficoltà nell'addormentarsi. Infine, disturbi associati comunemente alla condizione, come ansia e depressione, possono ulteriormente aggravare il problema.
Come aiutare i ragazzi con ADHD a dormire meglio?
Mary Beth DeWitt, direttrice del reparto di psicologia infantile al Dayton Children's Hospital in Ohio, ha spiegato ai cronisti di Parents come al di là degli eventuali trattamenti cui i giovani potrebbero essere sottoposti in seguito alla diagnosi della condizione, esistano alcuni accorgimenti che le famiglie dovrebbero adottare per migliorare la durata e la qualità del riposo di questi ragazzi
Per adottare una routine del sonno coerente, ad esempio, DeWitt suggerisce di evitare il consumo di caffeina e l’uso di dispositivi elettronici nelle ore serali, favorire il dispendio energetico nel pomeriggio (con qualche attività fisica prima di cena) e utilizzare suoni bianchi o strumenti simili per facilitare l'addormentamento. Inoltre rimangono sempre validi i consigli che aiutano tutti i bambini e i ragazzi ad avere un riposo migliore, come creare una routine rilassante prima di dormire, con attività calme e prevedibili, o mantenere orari di sonno e veglia costanti durante la settimana.
Se però i problemi dovessero persistere, allora potrebbe essere necessario l'intervento di un professionista che, attraverso la terapia cognitivo-comportamentale, potrebbe ridurre notevolmente l'impatto dei disturbi del sonno nei ragazzi con ADHD.