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Quanto spesso devono lavarsi i bambini? Secondo gli esperti non esiste una regola fissa

La frequenza dei bagni per i bambini è un tema dibattuto tra i genitori. Sebbene molti ritengano il bagno quotidiano essenziale, esperti suggeriscono che lavaggi troppo frequenti possano danneggiare la pelle. Per i bambini più piccoli e per quelli senza particolari problemi dermatologici, uno o due bagni alla settimana possono essere sufficienti.
A cura di Niccolò De Rosa
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La questione della frequenza dei bagni per i bambini divide da sempre i genitori. C’è chi ritiene che un bagno quotidiano sia essenziale per mantenere l'igiene e favorire il rilassamento serale e conciliare il sonno, e chi invece preferisce evitare lo stress di convincere i più piccoli a entrare e poi uscire dalla vasca. Oltre alle preferenze personali, anche la scienza si interroga sul tema. Secondo alcuni esperti, lavare i bambini ogni giorno potrebbe non essere necessario e, in alcuni casi, potrebbe addirittura risultare dannoso per la loro pelle. Tuttavia, non esiste una regola universale e la frequenza ideale dipende da diversi fattori, come l’età, il livello di attività e le condizioni della pelle.

Lavaggi frequenti: pro e contro

Molti genitori adottano l’abitudine del bagno serale, considerandolo un rituale rilassante prima della nanna. Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che lavaggi troppo frequenti possono seccare e irritare la pelle, specialmente nei bambini più piccoli. Secondo la professoressa Sally Bloomfield, della London School of Hygiene and Tropical Medicine, il corpo umano possiede un microbioma naturale che aiuta a regolare i livelli di oli sulla pelle.

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"Secondo me non abbiamo bisogno di fare il bagno e la doccia ogni giorno", ha dichiarato al quotidiano britannico The Mirror. Lavarsi troppo spesso potrebbe infatti alterare questo equilibrio, rendendo la pelle più sensibile e soggetta a irritazioni.

Quando è davvero necessario fare il bagno?

Gli esperti sottolineano che i bambini piccoli non producono odori corporei significativi fino all’arrivo della pubertà. Questo significa che, in assenza di sudore e sporcizia evidente, lavaggi meno frequenti non comportano alcun rischio per la salute.

Secondo l'HuffPost – che riprende a sua volta le linee guida dell'American Academy of Dermatology Association – per i bambini tra i 6 e gli 11 anni è sufficiente un bagno una o due volte a settimana, a meno che non siano stati particolarmente attivi all’aperto, abbiano giocato nel fango, siano stati in piscina o abbiano applicato crema solare o repellente per insetti.

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Il discorso però cambia se il bimbo soffre di eczema o possiede una pelle sensibile. In questi casi i dermatologi consigliano un bagno quotidiano con prodotti specifici che aiutino a mantenere l’idratazione e rimuovere allergeni e batteri. Importante però evitare saponi aggressivi o bagnoschiuma, che potrebbero peggiorare la condizione della pelle.

E per i neonati?

Anche per i più piccoli, le linee guida sono flessibili. Il sistema sanitario britannico (NHS) afferma che i neonati non necessitano di un bagno quotidiano, a meno che non lo trovino piacevole. Anche i suggerimenti del Ministero della Salute italiano lasciano molta libertà di scelta ai genitori. In alternativa, se i genitori preferiscono non fare il bagnetto al bebè tutti i giorni, è sufficiente una pulizia delicata delle zone più esposte, come viso, mani e area del pannolino.

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