video suggerito
video suggerito

Quante ore di esercizio fisico dovrebbero fare le neomamme: la risposta in un nuovo studio

Dedicare almeno due ore a settimana all’attività fisica dopo il parto aiuta le neo-mamme a migliorare umore, sonno e benessere generale. Secondo un recente studio, infatti, esercizi moderati e allenamento del pavimento pelvico giocano un ruolo rilevante nel ridurre l’ansia, e l’affaticamento favorendo un recupero più equilibrato.
A cura di Niccolò De Rosa
0 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo il parto, la vita di una donna cambia radicalmente, tra notti insonni e poppate continue. Eppure riuscire a riservare anche in questo periodo tanto stancante un paio di ore alla settimana per fare un po' di moto potrebbe comportare rilevanti benefici per l'umore, la qualità del sonno e la salute generale delle neo-mamme.

A dirlo sono le nuove linee guida recentemente pubblicate sul British Medical Journal da un gruppo di ricercatori che, dopo aver analizzato oltre 500 studi riguardanti il benessere fisico nel periodo post partum, hanno individuato alcune buone pratiche utili a preservare il corpo e la mente nelle prime settimane dopo la nascita del bambino.

Due ore a settimana per sentirsi meglio

Secondo i ricercatori, le neo-mamme dovrebbero dedicare almeno 120 minuti alla settimana a esercizi di intensità moderata o elevata, come la camminata veloce o, se le condizioni fisiche lo consentono, una bella pedalata all'aria aperta. Queste attività, distribuite su almeno quattro giorni, aiutano a migliorare la forma fisica e il benessere psicologico, con conseguenti effetti positivi anche sulla qualità delle cure fornite ai bimbi appena nati. Secondo quanto emerso dalle informazioni raccolte dagli studiosi, il ritorno all'esercizio nelle prime 12 settimane dopo il parto risulta infatti essenziale per contrastare l'affaticamento e i sintomi di ansia e depressione, condizioni purtroppo piuttosto comuni nel periodo post partum.

Quali parti del corpo allenare

Per mantenere una buona forma fisica – che non significa affatto essere sportivi professionisti, né avere un corpo statuario – gli esperti suggeriscono di alternare l'attività aerobica (come corsa, salti, o esercizi con gli step) ad esercizi di resistenza. Questi ultimi comprendono attività come squat, piegamenti addominali, flessioni e plank, ma possono anche prevedere l'uso di macchinari da palestra. Questo tipo di allenamento non solo rafforza la muscolatura, ma contribuisce anche alla salute cardiovascolare e al recupero del peso forma.

Immagine

Un aspetto fondamentale su cui gli studiosi insistono è poi l'allenamento del pavimento pelvico, ossia quell'area muscolare  tra la vagina e la zona perineale. Esercizi specifici, da eseguire quotidianamente, possono infatti ridurre il rischio di incontinenza urinaria, un disturbo che molte donne sperimentano dopo il parto, e prevenire problemi futuri, come prolassi e cistiti.

Il sonno come parte del benessere

Oltre all'attività fisica, lo studio ha ribadito l'importanza di un sonno di qualità, anche se la privazione del riposo notturno è quasi una "tassa" cui non si può sfuggire durante i primi mesi di vita di un bebè. Nonostante le comprensibili difficoltà, gli esperti consigliano però di provare comunque a rendere il più efficaci possibili i momenti di sonno, evitando l'uso di schermi prima di dormire e mantenendo un ambiente tranquillo e buio per favorire il riposo.

Un percorso personalizzato e graduale

A margine delle indicazioni riportate nello studio, i ricercatori hanno ricordato come ogni donna abbia tempi di recupero e condizioni di partenza diverse, specialmente considerando le esigenze di cura del neonato. Per questo, ogni progresso, anche il più piccolo, rappresenta comunque un utile traguardo di cui andare fieri: l'importante è ridurre la sedentarietà e fare qualche esercizio in più per avere effetti positivi sulla salute.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views