Quando si gioca con i bambini bisogna sempre lasciarli vincere? I pro e i contro secondo gli esperti
Il gioco per i bambini non é solo un momento di svago, ma un'opportunità educativa essenziale per il loro sviluppo. Giocare insieme ai genitori, anche se questi, molto stanchi, sono disponibili solo a sessioni di gioco orizzontale, è importante per stringere un legame sicuro con loro e imparare nozioni sociali fondamentali. I piccoli potrebbero non saper affrontare una sconfitta nel modo giusto, soffrirne anche esageratamente, tuttavia, quando si gioca con loro, secondo gli psicologi, è importante abituarli anche alla sconfitta, senza lasciarli sempre vincere.
I benefici di far vincere i bambini mentre si gioca con loro
Shebna Osanmoh è un'infermiera psichiatrica infantile, che ha spiegato alle pagine di Parents, quali siano i benefici, a seconda dell'età del bimbo, di lasciarlo vincere mentre si gioca insieme.
L'esperta ha iniziato dicendo che questa tendenza da parte dei genitori è del tutto normale, molti non vogliono rovinare un bel momento insieme con i capricci del piccolo non abituato a perdere. "Quando si gioca con un bambino di età compresa tra i 3 e i 5 anni è importante lasciarlo vincere ripetutamente, dal momento che le vittorie aumenteranno la sua sicurezza e lo renderanno interessato al gioco insieme" ha spiegato l'esperta.
Le cose cambiano, però, quando il bimbo cresce, secondo la dottoressa quando il piccolo inizia le scuole elementari è importante che raggiunga un buon equilibrio tra vittoria e sconfitta. Addirittura per avvicinare al concetto di sconfitta il piccolo, l'esperta suggerisce di decidere di affrontarsi per esempio in una competizione di basket in cui genitore e figlio debbano giocare con la mano non dominante.
Secondo la coach genitoriale MegAnne Ford il gioco se stimolante per il bambino, grazie alle vittorie a cui i genitori nei primi anni di vita lo portano, può diventare un momento di riflessione sull'inclusività. "Soprattutto se i bimbi giocano con dei fratelli più piccoli è bene stimolarli, con delle domande, ad adattare il gioco alle capacità di tutti, con nuove regole. Questo insegnerà loro ad essere corretti, a collaborare e ad essere tolleranti".
4 cose che i bimbi nel gioco imparano dalle sconfitte
Non è sempre benefico che i bambini vincano di continuo nei giochi, sono anche le sconfitte, secondo gli esperti, un momento educativo per loro. La dottoressa Osanmoh ne ha elencati alcuni alle pagine di Parents:
- Migliora la loro determinazione: i bimbi fallendo e riprovando imparano che è importante non arrendersi per migliorarsi
- Si interfacciano con la realtà degli adulti: più i bimbi crescono e più hanno bisogno di essere trattati come "grandi", anche dunque di essere inseriti in un contesto reale di vittorie e sconfitte, per credere in se stessi.
- Imparano a risolvere i problemi: davanti ad un fallimento i bimbi svilupperanno la capacità di trovare una nuova strada per arrivare al medesimo obiettivo, diventando più resilienti.
- Imparano la contesa leale: perdendo i piccoli imparano ad essere sportivi. "In questo caso, in particolare, i piccoli imparano la sportività se i loro genitori per primi rispondono in maniera positiva a una sconfitta".
Se il bimbo non regge la sconfitta e finisce in una valle di lacrime, la dottoressa Osanmoh, invita i genitori a razionalizzare, ricordando che magari quel capriccio è solo il frutto della stanchezza dell'intera giornata. Quando si sarà calmato, invece, sarà il momento giusto per farlo riflettere su quanto accaduto, anche sulla strategia migliore da mettere in atto in una prossima sessione di gioco.
"I piccoli imparano molto osservando i genitori, che vincano o perdano la loro reazione é in grado di spiegare ai piccoli come comportarsi in ogni competizione nella vita" ha concluso la dottoressa per spiegare ai genitori che è molto più importante essere corretti nel gioco che lasciarli sempre vincere.