Quando anziani e bambini giocano insieme migliora la loro salute mentale: “È il giorno più bello”
Anziani e bambini insieme, anche se i primi non hanno nipoti, anche se i secondi non hanno la fortuna di poter ascoltare i racconti della vita che fu dei loro nonni, sono un binomio perfetto.
È un progetto che in Italia è stato sperimentato per la prima volta a Piacenza, ma che nel mondo funziona da tempo: far giocare insieme i bambini del nido o della scuola dell’infanzia e gli anziani che si trovano in casa di riposo. Entrambi muovono passi incerti, chi stanco dopo anni di vita, chi incuriosito da un mondo ancora tutto da conoscere. Alle pagine di abcnews, alcuni anziani hanno raccontato i benefici di prendere parte di un programma di apprendimento intergenerazionale.
“I bimbi arrivano il martedì e io lo attendo con ansia”
A Warrnambool, in Australia, c’è una casa di riposo che ogni martedì mattina attende a porte aperte alcune classi dell’asilo nido della stessa città. Gli anziani della struttura vengono avvisati circa 45 minuti prima dell’arrivo dei loro piccoli amici e si preparano ad accoglierli. “Ogni martedì scelgo il mio vestito più bello, mi pettino e attendo i piccoli, finendo per essere sempre in anticipo. Non ci posso fare nulla, è il mio giorno preferito” afferma alle pagine di abcnews il signor Beryl Bradford, novantenne in cura nella casa di riposo. I piccoli arrivano, salutano calorosamente gli anziani e trascorrono un po’ di tempo insieme: “Confrontandoci con loro riusciamo a capire le caratteristiche di queste nuove generazioni” spiega Theresa Brennan, un’altra ospite della casa di cura, che trova nei bambini la cura alla nostalgia dei suoi nipoti che vivono lontani e lei non può vedere sempre: “In casa di riposo ci perdiamo la gioia di veder scorrazzare i nipotini per casa, questi bimbi ce la ridanno”.
La musica diventa il linguaggio comune
Alcuni bimbi del nido non sanno parlare, alcuni abitanti della casa di riposo ormai formulano frasi a fatica, per tanto gli educatori hanno trovato un linguaggio comune a tutti: la musica. Il musicoterapista Garry Price, alle pagine di abcnews spiega i benefici di queste attività. Dal momento che secondo l’esperto da sempre gli esseri umani hanno concepito la musica come uno strumento di unione, le sessioni musicali organizzate dalla casa di cura e dagli educatori dei bimbi del nido sono essenziali per il benessere di anziani e piccini, che manifestano miglioramenti della loro salute mentale e delle capacità di apprendimento.
“Senza l’utilizzo di alcuna parola, usando insieme strumenti musicali, cantando insieme le stesse canzoni gli anziani capiscono di non essere irrilevanti per i più piccoli e di poter creare con loro connessioni forti e durature” spiega l'esperto.
Questi momenti insieme, anche grazie alla musica, riescono poi a migliorare la salute mentale degli anziani e a rasserenare i bambini: “Il cervello risponde in maniera immediata a una melodia che conosciamo, pensiamo a quando vince le Olimpiadi un atleta connazionale e viene suonato l’inno, quella gioia inspiegabile, quel formicolio lungo il collo sono la risposta del cervello ad un evento gioioso e ad una musica della quale ci si sente parte” spiega l’esperto.
Infatti vengono riprodotte canzoni che gli anziani conoscono bene, del loro passato e motivetti che piacciono ai più piccoli, in questo modo vengono suscitati ricordi positivi nella mente di tutti.
“Non so neanche spiegarvi la gioia con la quale esco dalla lezione di musica insieme ai bambini, conto i giorni che ci separano dall’incontro successivo” racconta il signor Beryl Bradford.
La coordinatrice delle attività della casa di riposo, Megan Crossley, spiega alle pagine di abcnews che ogni attività viene proposta ma mai imposta agli abitanti della struttura, se all’inizio a partecipare erano in pochi la bellezza di accogliere i piccoli e di fare musica con loro, i benefici per la salute mentale e l’apprendimento di nuove melodie come il più temibili dei virus si è in fretta espanso per tutta la struttura e la gioia ha contagiato ogni anziano: “Non ce n’è uno che salti un martedì con i bambini ed è bellissimo”.