Quali sono le possibilità di rimanere incinta a ogni età: le risposte dello specialista
L'età fertile è il periodo in cui il corpo umano è in gradi di riprodursi. Se però per gli uomini il passare degli anni riduce ma non annulla del tutto la possibilità di fare figli, nelle donne lo spazio temporale entro il quale è possibile rimanere incinte è molto più ridotto.
Secondo il Ministero della Salute infatti, la fertilità di una donna raggiunge il picco massimo tra i 20 e i 30 anni, per poi subire una fase calante dapprima graduale, fino ai 32 anni, e poi molto più rapida dopo i 35/37 anni. Passata questa soglia, le probabilità di restare incinte risultano "prossime allo zero", fino a scomparire del tutto intorno ai 50 anni, con l'arrivo della menopausa.
Ma quali sono le caratteristiche e le probabilità di avere figli per ogni periodo fertile? Il sito americano Parents ha provato a definire la situazione insieme ad Alan Copperman, direttore del Reproductive Medicine Associates di New York.
La riproduzione umana non è infatti molto efficiente, ha spiegato Copperman, pertanto conoscere le probabilità di concepimento per ogni età può aiutare le donne a prendere decisioni consapevoli e informate per pianificare l'eventuale maternità.
Il picco tra i 20 e i 24 anni
Come spiegato da Copperman, durante il periodo tra i 20 e i 24 anni il 90% degli ovuli non presentano anomalie e sono in perfetta salute. È dunque il momento dove è più probabile rimanere incinta, con una chance che si aggira intorno al 25% per ogni un singolo ciclo mestruale.
Tra 25 e i 29 anni si è ancora nel periodo di massima fertilità
In questa fascia d'età, restare incinte è ancora relativamente facile, a meno di problemi legati all'infertilità.
Il sito Parents cita anche uno studio pubblicato 2019 pubblicato sul British Medical Journal, il quale rilevò come le persone tra i 25 e i 29 anni avessero il tasso di aborto spontaneo più basso, pari a circa il 10%.
Lo scoglio dei 30 anni
Le probabilità di rimanere incinta nei primi trent'anni sono ancora buone, tuttavia aumenta il rischio di aborto spontaneo. Dopo i 32-33 anni però le probabilità degli ovuli di essere fecondati iniziano piano piano a ridursi, per poi subire un vero e proprio tracollo – circa il 50% di possibilità in meno per l'Istituto Superiore di Sanità – passati i 35 anni.
Over 35, la strada è in salita
Dopo i 35 anni, la qualità degli ovuli inizia a diminuire significativamente e i rischi di complicazioni (aborto spontaneo, parto prematuro, diabete gestazionale, preeclampsia, morte fetale, anomalie cromosomiche e parto cesareo) sono più alti.
In questo periodo molte donne che desiderano avere figli ricorrono alla Procreazione Medicalmente Assitita (PMA) per sopperire alle difficoltà biologiche date dall'età.
Le difficoltà dopo i 40 anni
Le probabilità di concepire diminuiscono significativamente con l'età, poiché la qualità e la quantità degli ovuli diminuiscono. Per Copperman, una volta arrivate ai 40 anni, solo il 5% delle donne riesce a coronare il proprio desiderio di genitorialità. Una quota che scende intorno all'1% dopo i 45 anni.
Chi desidera concepire oltre questa soglie spesso deve dunque ricorrere all'ovodonazione (ossia a gameti femminili pRovenienti da donatrici) e alle tecniche di PMA.