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Quali sono le caratteristiche della baby sitter che i genitori italiani vorrebbero: una ricerca lo svela

La baby-sitter perfetta per i genitori italiani esiste, deve essere donna, altamente competente, giovane e poco costosa, ecco cosa è emerso da una ricerca su 711 famiglie.
A cura di Sophia Crotti
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baby sitter

Ieri è stata la festa dei nonni, ovunque si è parlato di loro come pilastri fondamentali per il sostentamento delle famiglie. Chi però non ha la fortuna di averli vicini o in forze per occuparsi dei propri bambini, deve inevitabilmente ricorrere alla baby-sitter, per gestire i tanti impegni e sacrifici che gestire carriera e famiglia comportano.

Ma quali sono le caratteristiche che i genitori italiani ricercano in una baby sitter per i propri figli? Nessuno si aspetta di essere fortunato quanto la famiglia Smith quando incontrò Mary Poppins, ma le 711 famiglie che sono state coinvolte in una ricerca realizzata da Nuova Collaborazione e Swg, hanno le idee molto chiare, come evidenziano i dati pubblicati da AdnKronos.

La babysitter ideale per le famiglie italiane

Il 93% delle famiglie italiane sceglie per la cura dei propri bambini una donna, a testimoniare ancora quanto culturalmente si colleghi l’accudimento al sesso femminile, per più della metà degli intervistati deve essere giovane, di età compresa tra i 18 e i 34 anni. Una buona percentuale di genitori, però, ricorre a figure di età più matura e spesso di origine straniera.

Le 711 famiglie con figli di età compresa tra gli 0 e i 12 anni, hanno dichiarato tutte di ricorrere alla baby sitter proprio in extremis. A contattarle sono i genitori dei bambini di 6 anni in su, o più piccoli solo se che hanno ricevuto già un no da amici, familiari e nonni.

I motivi sono sempre legati al fatto che il servizio ha un costo, che si somma a tutte le spese che le famiglie devono affrontare quotidianamente. Il 36% delle tate è infatti assunta senza un regolare contratto, dunque almeno per i primi tempi riceve pagamento in nero. I dati però dicono che nel 63% dei casi le famiglie con il passare del tempo tendono a definire un contratto con le lavoratrici, regolarizzandole.

In generale le spese non sembrerebbero cambiare di molto, con una spesa media mensile di 380 euro per le famiglie che regolarizzano la baby-sitter e di soli 10 euro in meno per chi invece non lo fa.

Le capacità che secondo le famiglie italiane a una baby-sitter non possono mancare

Stiamo vivendo tempi ben diversi, rispetto a quelli in cui era stato girato Miss. Doubtfire, quando ad una brava baby-sitter bastava essere in grado di far mangiare i bambini e metterli a letto. Per le famiglie italiane la baby-sitter, soprattutto se trascorre molte ore con i bambini anche piccoli, deve essere prima di tutto competente, tra le abilità che non possono mancare elencano:

  • creatività
  • aver frequentato corsi di primo soccorso pediatrico
  • capacità culinarie
  • capacità nei lavori domestici
  • competenze educative

Dunque le famiglie ricercano sempre più profili altamente specializzati, per la cura dei loro bambini, ma si rifiutano in molti casi poi, di pagarli come dovrebbero, due caratteristiche che non potranno mai, giustamente, andare d’accordo.

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