Quali sono gli stili genitoriali, come riconoscere i tipi di genitore e che effetti hanno sui figli
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La modalità in cui i genitori crescono i propri figli non sono mai identiche e valide per tutte le famiglie. Ogni genitore sviluppa un approccio unico, che può variare in base alla propria personalità, alle esperienze passate, alla cultura di riferimento e ad altri fattori. Eppure, al netto delle specificità dei singoli casi, le caratteristiche comuni di determinati approcci consentono di individuare alcuni stili genitoriali che si riflettono in comportamenti, atteggiamenti e dinamiche familiari peculiari.
In altre parole, possiamo dire che esistono diversi "tipi di genitori" – spesso identificati con nomi evocativi come "genitori elefante" o "genitori elicottero" – ognuno dei quali adotta modalità educative che influenzano profondamente lo sviluppo psicologico, emotivo e sociale dei figli. E se ogni metodo educativo reca in dote dei benefici e delle controindicazioni, a detta di pedagogisti e psicologi alcuni stili appaiono più funzionali di altri per la crescita di un bambino, sereno, consapevole, in grado di gestire le proprie emozioni e di affrontare le sfide che lo attendono.
I principali stili genitoriali
Ogni tipo di genitore ha dunque un approccio specifico che si riflette nel comportamento quotidiano. In generale si possono identificare tre particolari stili identificabili soprattutto per l'atteggiamento adottato nei confronti delle regole e della trasmissione dei principi educativi: la genitorialità gentile, la genitorialità autorevole (che può anche diventare autoritaria) e la genitorialità negligente, anch'essa più sfaccettata di quanto si possa pensare.
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Attingendo da questi tre approcci – che, è bene ricordarlo, non rappresentano comportamenti stagni, ma possono essere intercambiabili e subire influenze reciproche – è possibile dunque descrivere altri "tipi di genitori" che psicologi, scrittori o semplici genitori hanno identificato in base a caratteristiche frequenti, pur senza adottare gli stringenti criteri del rigore scientifico. Essi sono:
- Genitori elicottero
- Genitori spazzaneve
- Genitori elefante
- Genitori medusa
- Genitori faro
- Genitori tigre
- Genitori delfino
Genitori gentili
Le mamme e i papà che – coscientemente o meno – adottano lo stile della cosiddetta gentle parenting ("genitorialità gentile") sono quelli che si concentrano sull’empatia, sul dialogo e sul supporto emotivo verso i propri figli. Questi genitori cercano sempre di essere presenti (ma non opprimenti), comprensivi e affettuosi e le loro scelte educative si basano sul dialogo e sul rispetto reciproco, privilegiando la comunicazione aperta e l’ascolto. I genitori "gentili" non impongono rigide regole, ma piuttosto si sforzano di risolvere i conflitti in modo pacifico e rassicurante, non alzando la voce e trattando i figli come individui capaci di comprendere e fare delle scelte. Se poi il figlio commette una trasgressione o adotta un comportamento scorretto, allora la strada scelta non è quella della punizione, ma della spiegazione.
Questo stile tende sicuramente a favorire una buona autostima nei bambini, i quali si sentono ascoltati e compresi. Tuttavia, in assenza di limiti chiari, i figli potrebbero sviluppare difficoltà a rispettare le regole esterne o a gestire le proprie emozioni in situazioni di stress.
Genitori autorevoli (e genitori autoritari)
Approccio diametralmente opposto è invece quello dei genitori "autorevoli", madri e padri che adottano uno stile basato su un mix di calore emotivo e rigore, con l’intento di educare i figli attraverso l’instaurazione di regole chiare e la promozione di comportamenti positivi.
È nell'applicazione di tali regole che però si verifica una netta distinzione di approcci tra i genitori autorevoli e quelli autoritari. I primi tengono molto al rispetto delle norme e dei limiti stabiliti, ma lo fanno in modo coerente e spiegano le ragioni dietro le decisioni, stimolando il dialogo e anche negoziando, quando necessario. Gli autoritari, invece, limitano molto la comunicazione su simili temi con i figli e impongono dall'alto i propri principi, ordinando più che educando.
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I bambini cresciuti da genitori autorevoli tendono quindi ad avere una buona autostima, una gestione sana delle emozioni e sono generalmente più autonomi e capaci di cavarsela da soli, poiché la combinazione di affetto e regole favorisce lo sviluppo di una personalità equilibrata e sicura. Anche i figli dei genitori autoritari possono crescere vantando tutte queste caratteristiche, tuttavia la ridotta comunicazione e l'assenza di flessibilità rendono più facile i conflitti, le incomprensioni e lo sviluppo di insicurezze.
Genitori negligenti
I genitori negligenti, o indifferenti, sono invece poco coinvolti emotivamente nella vita dei loro figli. Questo stile si caratterizza per la mancanza di attenzione e di supporto, sia a livello affettivo che pratico. Spesso, i genitori negligenti sono distanti, disinteressati alle necessità emotive e fisiche dei figli, e non stabiliscono regole né offrono guida. In un ambiente del genere, i bambini possono sentirsi trascurati e non supportati nel loro sviluppo, con possibili ripercussioni sulla loro capacità relazionale, l'autostima e l'autoregolazione emotiva.
Negli anni gli psicologi hanno però individuato come la genitorialità negligente possa avere un'accezione benigna che, pur riducendo all'osso le intrusioni dei genitori nelle questioni dei figli, mantiene una grande attenzione ai bisogni dei piccoli, i quali sono lasciati liberi di esplorare il mondo e imparare dai propri errori, senza però essere abbandonati a loro stessi.
I genitori elicottero
Quello di"genitore elicottero" è un termine coniato per la prima volta all'inizio degli anni Novanta dallo psichiatra infantile Foster Clin e dal pedagogista Jim Fay per descrivere un atteggiamento eccessivamente protettivo, dove i genitori tendono a sovrintendere ogni aspetto della vita dei figli, spesso intervenendo in modo invasivo.
Come un elicottero sorvola la zona che sta battendo, così i genitori elicottero esercitano un eccessivo e contino controllo sui figli, una scelta che può limitare l’indipendenza e l’autosufficienza dei ragazzi, soprattutto dopo una certa età. I papà e le mamme "elicottero" monitorano infatti le attività quotidiane dei figli, soprattutto in campo scolastico, e le loro amicizie, intervenendo in ogni situazione che considerano problematica, senza lasciare spazio ai bambini per risolvere autonomamente i conflitti.
Tale strategia educativa fa sì che i bambini tendono a percepire una costante pressione, sviluppando ansia e insicurezza. Inoltre, dal momento che non sono abituati a prendere decisioni da soli, possono sentirsi sopraffatti dal controllo dei genitori e avere difficoltà ad affrontare la vita adulta in modo autonomo.
I genitori spazzaneve
I genitori spazzaneve sono una variante dei genitori elicottero ancora più protettiva e invadente, poiché, proprio come uno spazzaneve durante un'abbondante nevicata, intervengono con tempestività per eliminare ogni ostacolo che potrebbe presentarsi nella vita del figlio, sia esso un compito scolastico particolarmente complicato, un litigio con l'amico del cuore o la compilazione di un cuirriculum vitae per cercare qualche lavoretto.
Queste mamme e papà spesso intervengono ancora prima che il bambino possa affrontare qualsiasi difficoltà, cercando di proteggerlo da fallimenti e preservarlo da esperienze dolorose. A differenza dei genitori elicottero, che sono più inclini a monitorare e intervenire costantemente, i genitori spazzaneve sono quindi più focalizzati sulla prevenzione delle difficoltà, agendo in anticipo per risolvere ogni possibile problema.
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Se però sul breve periodo questo stile potrebbe sembrare funzionante (la difficoltà viene effettivamente superata), i bambini cresciuti da genitori spazzaneve possono sviluppare una dipendenza da quest’aiuto costante, facendo fatica ad affrontare le difficoltà in autonomia. Questo stile può quindi portare a una mancanza di resilienza e di capacità di problem-solving, poiché i ragazzi non sono mai stati abituati a confrontarsi con i propri fallimenti o limiti. A lungo andare, i bambini potrebbero non sviluppare una corretta percezione di sé o dei propri limiti, risultando vulnerabili quando si trovano di fronte a sfide non gestibili dai genitori.
I genitori elefante
Di altro avviso invece i cosiddetti "genitori elefante", una tipologia che come gli "spazzaneve" non compare nei testi scientifici ma che è stata coniata e adottata da molti esperti per identificare quel tipo di genitore che si pone sì come una figura di grande protezione, simile a quella della famiglia elefante nella natura, ma in modo più positivo e più coinvolgente rispetto ai genitori elicottero.
I genitori "elefanti" offrono infatti un supporto costante e un amore incondizionato, senza però soffocare i figli, privilegiando la creazione di un ambiente familiare sicuro dove i bambini possano sentirsi a loro agio, senza però negarsi esperienze (ed errori) al di fuori della porta di casa. Queste mamme e papà sono dunque pronti a intervenir, ma solo quando necessario, adottando discrezione e saggezza per salvaguardare la crescita autonoma dei figli, i quali tendono a essere più emotivamente stabili e a sviluppare una forte connessione emotiva con i genitori. Un elemento senz'altro positivo, ma che potrebbe comportare la controindicazione di maturare qualche difficoltà in più nell’affrontare situazioni difficili senza l’aiuto di una figura protettiva.
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I genitori medusa
I genitori medusa, al contrario, privilegiano l'autonomia dei figli al di sopra di ogni altra cosa. Attraverso un approccio comprensivo e aperto, queste madri e questi padri esercitano una genitorialità molto flessibile, plasmata sulle necessità del singolo ragazzo. Proprio come le meduse da cui prendono il nome (il termine è stato inventato da una scrittrice britannica nel 2022), questi genitori si lasciano infatti trasportare dalle correnti, adattando i loro interventi educativi in base ai bisogni e alle richieste dei propri bambini.
Attraverso il dialogo, un ambiente privo di giudizi e un supporto costante, i jellyfish parents usano l'esempio e le parole per far sì che i figli sperimentino il mondo, facciano tesoro dei propri sbagli e imparino ad auto-imporsi dei limiti per tutelare il proprio benessere in relazione con il prossimo. Una scelta educativa ambiziosa, che se non sostenuta da un forte impegno può trasformarsi un approccio negligente. In caso di successo però, i figli dei genitori medusa imparano fin da piccoli a fare i conti con le proprie emozioni e a essere molto sicuri di loro stessi.
I genitori faro
Sempre sulla strada che privilegia l'indipendenza troviamo i "genitori faro", guide solide e stabili per i loro figli che non esercitano un controllo diretto, ma rimangono un riferimento sicuro e affidabile, che un faro sulla scogliera, osserva da lontano e si limita a suggerire la direzione da seguire.
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Questi genitori stabiliscono dei principi solidi e incoraggiano i figli a vivere secondo i loro valori, ma senza forzature, creando un ambiente sicuro e stabile, senza intromettersi nelle scelte quotidiane dei figli. Per queste mamme e questi papà, il grande strumento d'insegnamento è l'esempio di vita, attraverso il quale mostrano l’importanza di prendere decisioni consapevoli e di essere responsabili.
I genitori tigre
I genitori tigre adottano un approccio molto severo e disciplinato. Sono genitori che hanno grandi aspettative e spingono i propri figli verso il successo con determinazione, insegnando loro a sacrificare qualsiasi cosa (tempo libero, interessi, amicizie etc…) pur di raggiungere l'obiettivo.
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Come insegnato dalla "mamma tigre" per eccellenza – l'avvocatessa americana Amy Chua (coniatrice del termine nel libro Il ruggito della mamma Tigre) – i figli di questi genitori intransigenti spesso sono sottoposti a massicce dosi di stress ed elevate aspettative, un atteggiamento che se da una parte ottiene il risultato di crescere ragazzi performanti e determinati, dall'altra si rischia di portare i figli ad avere difficoltà nell'affrontare un fallimento o a gestire il senso di inadeguatezza se non riescono a soddisfare gli standard imposti dai genitori. Per non parlare di tutte le esperienze divertenti e "leggere" che i figli si sono negati per inseguire un traguardo dettato da qualcun altro.
I genitori delfino
Se le tigri si concentrano sulla performance e il raggiungimento dell'obbiettivo, i genitori delfino si distinguono per un approccio educativo fondato sull’equilibrio tra regole e libertà, affidando al gioco un ruolo centrale nella quotidianità della famiglia. Proprio come i simpatici animali dai quali prendono il nome, i genitori delfino adorano giocare vivere e passare del tempo di qualità con i figli momenti, convinti che svaghi e attività all’aria aperta rappresentino il modo migliore per rafforzare il legame familiare e crescere bambini sereni e autonomi.
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Questo stile genitoriale promuove infatti la sicurezza in sé, l'indipendenza e lo sviluppo di abilità sociali, creando un rapporto di fiducia che spesso si estende fino all’adolescenza. Le regole, pur presenti, sono flessibili e mirano a sviluppare resilienza e capacità di adattamento nei bambini.
Bilanciare libertà e confini richiede però un grande impegno emotivo e può risultare complesso, soprattutto nelle scelte delicate dei figli. Se i limiti non sono chiari, i bambini potrebbero avere difficoltà a comprenderli, rischiando di perdere riferimenti educativi fondamentali.