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Quali saranno i nomi per bambini più scelti dai genitori italiani nei prossimi anni? Il parere dell’esperto

Anche se Sole, Luna e Elia non sono i vostri nomi per bambini preferiti, probabilmente saranno i nomi dei vostri nipoti. Abbiamo chiesto a Enzo Caffarelli, linguista specialista di onomastica di rispondere alle domande più frequenti sui nomi per bambini, perché alcuni piacciono più di altri, e quali saranno i più scelti in futuro.
Intervista al Professor Enzo Caffarelli
Linguista specialista di onomastica, direttore della “Rivista Italiana di Onomastica”, romanziere e saggista (ultimo libro: L’anima medievale nei nomi contemporanei, Olschki 2024)
A cura di Sophia Crotti
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nome per bambino

Se anche voi pensavate di aver avuto un'idea originale nel chiamare vostra figlia Sofia e poi vi siete trovati una classe piena di bimbe con quel nome all'asilo, forse non conoscevate ancora gli studi di onomastica, che a tutte le preferenze trovano un perché.

Le classifiche Istat parlano chiaro, esistono dei nomi che i genitori italiani preferiscono quando devono decidere come chiamare il loro bambino o la loro bambina. Sofia, svetta la classifica dei nomi femminili più scelti dal 2009 dopo essere riuscita a scalzare l'intramontabile Giulia. Per i maschi c'è Leonardo dal 2018 che è riuscito a superare l'amatissimo Francesco.

Ma come fa un nome a diventare il preferito di mamme e papà e soprattutto chi di mestiere studia la genesi dei nomi propri,  può prevedere le preferenze dei genitori per i prossimi anni? Lo abbiamo chiesto ad uno degli uomini più esperti di nomi in Italia: il professor Enzo Caffarelli, linguista specialista di onomastica, direttore della “Rivista Italiana di Onomastica”, un tempo docente all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, dove ha anche coordinato il Laboratorio internazionale di onomastica, romanziere e saggista (ultimo libro: L’anima medievale nei nomi contemporanei, Olschki 2024).

Anni di studi e approfondimenti sui nomi di persona gli hanno permesso di svelarci i segreti che si celano dietro quei nomi che definiamo belli o giusti per i bambini senza saperne il perché, spiegandoci anche quali saranno i nomi più scelti dai genitori di domani.

Enzo Caffarelli
Linguista specialista di onomastica, direttore della “Rivista Italiana di Onomastica”, romanziere e saggista (ultimo libro: L’anima medievale nei nomi contemporanei, Olschki 2024)

Come mai alcuni nomi diventano i più scelti dai genitori e altri cadono in disuso?

I nomi attribuiti ai nuovi nati seguono in genere la tradizione e le mode. Ogni secolo ha la sua storia e occorrerebbero libri per raccontarle tutte. La moda, a sua volta, dipende da vari fattori, anche casuali, come il desiderio di ispirarsi ai figli di personaggi noti, dal XX secolo quelli dello spettacolo e dello sport. Oppure nasce spontanea dal moltiplicarsi di un nome prima silente. Si veda il nome Sabrina, che negli anni 50 si diffuse, anche se poco, in seguito al film con Audrey Hepburn, intitolato appunto “Sabrina”, ma esplose solo tra il 1962 e il 1963 senza un'apparente ragione.

Esistono dei nomi che suonano meglio di altri?

L’eufonia, cioè il bel suono, è una delle tante ragioni che possono spiegare il successo di un nome. Ma il “bel suono” è una questione di gusti personali. Certi successi sono del tutto imprevedibili. Tuttavia l’imitazione conta più del bel suono ed è il meccanismo principale per la scelta di un nome. Quando mamme e papà fanno decidere al fratellino o sorellina maggiori il nome del nascituro o nascitura, compiono un atto di democrazia familiare, ma la scelta andrà su come si chiamano amichette e amichetti dei bimbi e dunque alimenteranno le mode correnti.

C’è la possibilità di prevedere se i nomi più scelti per bambini, da qui ai prossimi 10 anni cambieranno o saranno gli stessi? Quali saranno?

Le mode seguono in genere un ciclo piuttosto stabile. Un nome inizia la sua parabola e raggiunto il vertice inizia a ridursi, per esempio perché quel nome, tipico prima per una bambina, appartiene ora alla generazione delle mamme. Le parabole durano dai 100 ai 150 anni, con molte eccezioni. Un caso tipicissimo per l’Italia è stato Emma, nome di spicco a fine ‘800 e primi del ‘900, poi quasi scomparso per le neonate e verso fine ‘900, inizio anni 2000 tornato in auge. Solo trent'anni fa era il ricordo di vecchie zie e madrine. Oggi, se si pensa a Emma, viene subito in mente una bimba. Dunque, statistiche alla mano, qualche previsione si può fare. Ma a distanza di 10 anni è molto difficile: perlopiù domineranno gli stessi nomi di oggi.

Qualche nome nuovo per il futuro prossimo?

Elia, Enea e Noah (che poi è la forma inglese di Noè, quello dell’arca biblica) tra i maschi; Sole e Luna tra le femmine.

Leonardo, Francesco, Tommaso, Edoardo, come mai i genitori di oggi apprezzano questi nomi tradizionali e lunghi per i loro bambini?

Che siano lunghi conta poco. Vedi il sempreverde Alessandro o Ludovica. Ma non parlerei di nomi tradizionali. Bisognerebbe sempre conoscere la storia di un nome negli anni passati. Quelli citati sono nomi medievali. Un confronto di 80 nomi tra Medioevo e XXI secolo è nel mio recentissimo libro “L’anima medievale nei nomi contemporanei”.

Sofia svetta le classifiche da ormai 10 anni, prima o poi lascerà il posto ad altri nomi?

Certo. È la vita. Incalzano Aurora, Giulia (già a lungo il più scelto tra fine XX secolo e prima decade del XII) e Ginevra. Tuttavia credo che il prossimo primatista sarà Vittoria. Tra i maschi è più difficile prevedere, perché Leonardo pare destinato a un lungo primato che potrebbe logorare i più immediati antagonisti. Ma al momento il più probabile è Edoardo.

Tra i nomi per bambine più scelti dagli italiani ci sono anche Ginevra, Beatrice, Ludovica, nomi tradizionali come mai?

Innanzitutto non sono tradizionali. Ginevra e Beatrice hanno avuto il loro periodo migliore nel Medioevo, poi si sono fermati. Ludovica è una novità assoluta nelle classifiche. Direi anzi che il repertorio femminile si è rinnovato molto, con Aurora, Alice, Giorgia, Bianca, Nicole, Greta, Gaia, Azzurra, Noemi, Chloe, Mia, tutti nomi che non possono definirsi tradizionali.

Cosa pensa della decisione di alcuni genitori di dare il nome dei nonni ai bambini? È ancora in voga in Italia?

Che fanno bene se tutta la famiglia è d’accordo. Ma attribuire il nome di una nonna o di un nonno che suona stravagante, con poi l’intenzione dei genitori di chiamare il figlio o la figlia con un diminutivo lontano dall’originale o con tutt’altro nome, mi sembra ipocrita. E al bambino o alla bambina andrà ben spiegato perché in casa sono chiamati in un modo e all’asilo o a scuola con un altro. Quanto al nome famigliare è ancora usato sì, ma meno di un tempo. Resiste soprattutto al Meridione e per i maschi primogeniti.

Esistono differenze tra regioni nella scelta dei nomi per bambini?

Ci sono nomi tipici di una sola regione, ma rarissimi. Ma parlando di nomi largamente diffusi nel ’900 e dopo il 2000, possiamo segnalare come più settentrionali Carlo, Luigi, Giorgio, Enrico e Riccardo; più meridionali Antonio, Francesco, Vincenzo, Salvatore e Nicola. E al femminile Caterina, Agata, Rosa e tutti i nomi mariani, come Annunziata, Concetta, Immacolata, Dolores, Carmela, Assunta ecc.

Oggi c'è la tendenza da parte dei genitori a usare doppi, tripli nomi per i bambini, come mai? È sintomo di indecisione?

La tendenza non è superiore al passato. In genere si sceglie un doppio nome per accompagnare un nome di moda, avvertito come trasgressivo dalla famiglia, con un nome tradizionale, in particolare Maria e Anna, dominatori nel 900. Una novità è rappresentata dalla legge che limita a tre i nomi attribuibili ma tutti allo stesso livello ufficiale e non nascondibili, come in passato, dietro una virgola senza indicarli nei documenti.

È vero che oggi si usano meno nomi che in passato?

No, è falso. La verità è che ogni epoca ha i suoi nomi, che non si sommano a quelli delle epoche successive. Quindi a noi il repertorio odierno può apparire impoverito da tante sparizioni, ma per esempio quello ottocentesco non conosceva centinaia di nomi in voga nel Novecento.

I nomi stranieri sono molto diffusi in Italia?

Abbastanza, ma non esageriamo. E dobbiamo separare genitori italiani e genitori stranieri residenti in Italia. Inoltre dobbiamo distinguere tra nomi corrispondenti a quelli italiani, ma in versione inglese o francese, come Gabriel, Christian, Michael, Daniel, Manuel, Samuel, Thomas, Isabel, Nicole e Nicholas, Victoria, Adam, Emily, naturalmente Sophie, e quelli esclusivamente stranieri. Tra questi ultimi spiccano Liam, un grande successo internazionale (è la forma ridotta di William), Chloe (di origine greca), Désirée (francese: in italiano Desiderata è rarissimo), Bryan e Rayan, Kevin (che si avvia lentamente al tramonto), Ethan, Dylan, Amir (arabo).

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