Punizioni severe e genitori troppo rigidi: per uno studio dietro c’è spesso un problema di coppia

Ogni genitore desidera il meglio per i propri figli, ma talvolta l'educazione prende una piega più rigida di quanto si vorrebbe. Urla, punizioni severe, disciplina inflessibile: sono metodi adottati da molti genitori, spesso senza una piena consapevolezza delle ragioni profonde che li spingono a comportarsi in questo modo. Molte volte, infatti, a innescare la dura reazione di un padre o una madre non c'è un bambino particolarmente "difficile", ma un problema sopito nelle dinamiche relazionali tra i due genitori. Uno studio pubblicato sulla rivista Family Relations ha infatti rivelato un legame inaspettato tra la severità educativa e l’insicurezza nei rapporti di coppia, mostrando come le difficoltà di comunicazione e gli squilibri nelle dinamiche familiari possano portare un adulto a spostare i propri problemi nel rapporto con i figli.
L'influenza degli stili di attaccamento
Le relazioni di coppia sono regolate da diversi stili di attaccamento, ovvero il modo in cui le persone costruiscono legami emotivi, in questo caso con il proprio partner. Lo studio condotto da un team di ricercatori della cinese Wenzhou Medical University ha quindi evidenziato due principali tipologie che influenzano negativamente l'educazione dei figli: l'attaccamento ansioso e l'attaccamento evitante.
Il primo riguarda quegli adulti che temono costantemente il rifiuto e cercano continue conferme dal partner. Questi genitori, hanno riscontrato gli studiosi, tendono a sfogare le proprie insicurezze sui figli, i quali diventano il bersaglio di frustrazioni emotive non elaborate. È il classico caso di un padre o una madre che, non riuscendo ad affrontare le difficoltà con l'altro membro della coppia, finisce inconsapevolmente per rivalersi sui figli, sui quali invece può esercitare autorità e controllo.

Il secondo stile, invece, caratterizza quei genitori che, per carattere o traumi pregressi, faticano a creare legami profondi e tendono a mantenere le distanze emotive. In questo caso, la disciplina severa nasce non tanto da ansie irrisolte, ma dalla scarsa fiducia nelle proprie capacità genitoriali.
Le conseguenze sui figli
L’adozione di simili metodi educativi rigidi e, non di rado, disfunzionali, non è però priva di conseguenze. I ricercatori hanno infatti appurato come i bambini che crescono in un ambiente carico di tensioni, possano palesare significative ripercussioni sulla loro crescita emotiva e comportamentale. Uno stile genitoriale basato sulla punizione e un atteggiamento fortemente autoritario possono infatti alimentare problemi di autostima, difficoltà relazionali e persino disturbi psicologici nel lungo periodo. Per non parlare poi di quei casi in cui la severità si manifesta anche con la violenza fisica (schiaffi, sberle, percosse), i cui danni possono essere ancora più profondi e duraturi
L'assenza di un dialogo emotivo, invece, può privare i piccoli degli strumenti fondamentali per comprendere e gestire le proprie emozioni, aumentando non solo il rischio di sviluppare ansie e disturbi depressivi durante la vita, ma anche di perpetuare gli stessi atteggiamenti nocivi una volta che i figli saranno cresciuti e saranno diventati genitori a loro volta.
La consapevolezza come soluzione
Nelle conclusioni del loro lavoro, i ricercatori hanno sottolineato l'importanza dell'autoconsapevolezza tra i genitori. Riconoscere il proprio stile di attaccamento e comprenderne le implicazioni può rappresentare un primo passo per migliorare il rapporto con i figli. Partecipare a corsi di formazione genitoriale o lavorare sulle proprie insicurezze attraverso percorsi psicologici può infatti aiutare a interrompere il circolo vizioso della severità educativa.