“Preoccuparsi troppo del tempo che i bimbi passano sugli schermi è inutile”: una mamma di 6 figli
Siamo sicuri che lasciare che i bimbi durante un lungo viaggio in macchina si intrattengano un po’ guardando un cartone animato dagli schermi o che guardare insieme a loro un tutorial su Youtube per realizzare simpatici lavoretti di Halloween sia così sbagliato per loro?
Gabrielle Blair è mamma di 6 figli e, insieme a suo marito, ha scritto un libro in cui racconta le 19 regole alla base dell’educazione dei loro bambini, imparate per sopravvivere alla sua famiglia extralarge.
Tra i principi che loro hanno appreso, solo una volta diventati genitori, vi è l’estrema, e a loro avviso eccessiva preoccupazione da parte dei genitori degli schermi e delle ripercussioni negative di questi sull'educazione dei bambini, quando invece hanno scoperto poter essere loro alleati.
Gli schermi non vanno vietati ma regolati
I due genitori di 6 figli hanno spiegato nel loro libro "The Kids Are All Right" e in un’intervista a Today.com, quanto prima di diventare genitori fossero spaventati all’idea che i loro bambini stessero diverso tempo con lo sguardo rivolto ad uno schermo e di come le cose siano cambiate nel momento in cui hanno compreso che gli schermi possono essere degli alleati.
“Ho riflettuto su me stessa e ho capito che il mio approccio all’utilizzo degli schermi da parte dei miei figli era allarmistico e non razionale” ha spiegato Blair intervistata da Today.com.
I due genitori non volevano infatti che i propri figli temessero gli schermi, ma che ne comprendessero le potenzialità, dal momento che il mondo intero li usa per qualsiasi azione quotidiana: “I figli vedono noi genitori utilizzare lo schermo del pc per lavorare, quello del cellulare per contattare persone, il televisore per informarci o rilassarci tutti i giorni tutto il giorno, non ha senso spaventarli sull'utilizzo degli schermi”.
Le 4 regole per un utilizzo sicuro degli schermi
Tuttavia la famiglia ha imposto ai suoi figli delle regole ben precise, per evitare che un utilizzo proficuo degli schermi si trasformi in una dipendenza dagli stessi o che contravvengano alle regole base proposte dai pediatri.
- Gli smartphone dal liceo in poi: i loro figli solo in prima liceo hanno potuto avere un loro telefono personale
- I cellulari fuori dalla camera da letto: come ha recentemente dimostrato uno studio, anche un’ora senza smartphone prima di andare a dormire può migliorare il sonno di bambini e ragazzi, lasciare che li posizionino fuori dalla loro cameretta li può aiutarli a non cadere nella tentazione di guardare le ultime notifiche prima della nanna.
- Sì agli account sui social dopo i 13 anni e solo se i ragazzi li desiderano: come specificano le regole Meta, questo è il limite per permettere ad un bambino di avere un proprio profilo sui social, sempre con la specifica che è un minore e di conseguenza viene protetto dalle piattaforme da eventuali rischi
- Sui social si possono accettare solo gli account di persone che si conoscono: questa regola che la famiglia ha imposto ai propri figli è volta a proteggerli dall’adescamento online o da messaggi con eventuali malintenzionati.
Inoltre la famiglia, proprio per promuovere un utilizzo proficuo degli schermi, organizza una serata alla settimana in cui tutti i membri della famiglia possono portare il loro pc, il loro tablet o il loro cellulare per raccontarsi cosa hanno scoperto di nuovo, ridere insieme di contenuti divertenti e imparare davvero le potenzialità creative e di aiuto degli schermi, senza demonizzarli.