Pochi libri, troppi schermi e TV sempre accesa: uno studio rivela le abitudini che danneggiano lo sviluppo del linguaggio nei bambini
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/37/2025/02/bambini-schermi-1-1200x675.jpg)
Negli ultimi anni, l’uso degli schermi tra i bambini in età prescolare è aumentato in modo significativo, complice anche la pandemia di COVID-19. Televisori, smartphone e tablet sono ormai una presenza costante nella quotidianità delle famiglie, sollevando interrogativi sul loro effetto sullo sviluppo infantile. Un recente studio condotto in 19 Paesi dell’America Latina ha quindi analizzato l’influenza del tempo trascorso davanti agli schermi sullo sviluppo del linguaggio e delle abilità motorie nei bambini tra i 12 e i 48 mesi per verificarne gli effetti sul breve/medio termine.
I risultati hanno però confermato le preoccupazioni già sollevate da precedenti ricerche: un uso eccessivo degli schermi è associato a un linguaggio meno sviluppato, mentre la lettura di libri e la visione condivisa con gli adulti rimangono comportamenti in grado di potenziare le competenze cognitive e comunicative dei piccoli.
Un’indagine su larga scala
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica PLOS ONE, ha coinvolto 1.878 bambini tra uno e quattro anni d'età, analizzando le loro abitudini digitali e il loro livello di sviluppo linguistico e motorio. I dati sono stati raccolti tra agosto 2021 e marzo 2023 attraverso questionari compilati dai genitori, i quali hanno fornito ai ricercatori informazioni sul tempo trascorso davanti agli schermi, le diverse modalità di fruizione (alcune famiglie usavano molto la TV, altre prediligevano invece tablet e smartphone), le interazioni con gli adulti e l’eventuale presenza nel corso della giornata tipo di momenti di lettura di libri cartacei.
Per ottenere un quadro più completo della situazione, gli studiosi hanno inoltre considerato il contesto socioeconomico delle famiglie, valutando l’accesso di queste ultime a beni di prima necessità, il livello di istruzione dei genitori e la loro occupazione.
Troppo tempo davanti agli schermi
I risultati hanno indicato come la maggior parte dei bambini superi di gran lunga il limite di tempo raccomandato dagli esperti per quella fascia d'età– massimo 60 minuti al giorno secondo le linee guida dell'American Academy of Child and Adolescent Psychiatry – confermando un trend che ormai vede le famiglie sempre più assorbite dalle attività digitali a discapito di quelle reali.
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/37/2025/02/bambino-tablet.jpg)
Per quanto riguarda la tipologia di contenuti fruiti dai piccoli, invece, il team di ricerca ha osservato una prevalenza di contenuti di intrattenimento, seguiti da musica e, solo alla fine, programmi educativi specifici per l'età del target di riferimento. Inoltre, la televisione perennemente accesa di sottofondo è risultata essere una costante in molte famiglie, un fattore che potrebbe interferire con le interazioni dirette tra bambini e adulti.
Effetti negativi sul linguaggio
Al di là dell'eccessiva quantità di ore che i bambini sembrano dedicare ai device, a destare una grande preoccupazione è però l'ormai acclarata correlazione tra il tempo trascorso davanti agli schermi e una minore capacità linguistica. In particolare, la visione passiva della televisione, sia attiva che di sottofondo, è stata associata a un vocabolario più ristretto e a un ritardo nelle tappe fondamentali dello sviluppo del linguaggio. Questo fenomeno potrebbe derivare dalla riduzione del tempo dedicato alle interazioni dirette con gli adulti, che sono invece fondamentali per l’apprendimento della lingua.
Libri e chiacchierate: i veri alleati dello sviluppo
In contrasto con l’effetto negativo degli schermi, lo studio ha evidenziato come la lettura dei libri – anche quella "passiva", con gli adulti che leggono ad alta voce per i più piccoli – e la visione condivisa di contenuti con un adulto siano invece associate a un migliore sviluppo del linguaggio.
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/37/2025/02/famiglia-TV.jpg)
I bambini che trascorrono più tempo tenendo in mano un libro piuttosto che un tablet o un telecomando tendono infatti ad avere un lessico più ricco e a raggiungere prima le tappe linguistiche fondamentali per avviare una conversazione elementare. Anche guardare cartoni e video con un adulto, piuttosto che da soli, sembra però favorire l’apprendimento, probabilmente perché tale vicinanza spinge l'adulto a fornire spiegazioni su ciò che si sta osservando, stimolando uno scambio costruttivo che porta il bambino ad apprendere nuove informazioni
L’importanza di un uso consapevole degli schermi
Sebbene l’indagine non abbia trovato una correlazione significativa tra l’uso degli schermi e lo sviluppo motorio, i dati hanno confermato l’impatto negativo di un’esposizione eccessiva sul linguaggio nei primi anni di vita. Le raccomandazioni delle associazioni pediatriche restano dunque valide: evitare l’uso degli schermi nei bambini sotto i due anni e di limitarlo ai contenuti educativi e condivisi nei bambini più grandi, aumentando se possibile i momenti di lettura e interazione sociale in famiglia. Con l’uso delle tecnologie destinato ad aumentare, diventa sempre più cruciale trovare un equilibrio tra digitale e attività tradizionali per garantire il miglior sviluppo possibile ai più piccoli.