Poche ragazze scelgono la carriere scientifica: secondo un report il motivo è la mancanza di fiducia in sé stesse
Nonostante la crescita esponenziale delle carriere in ambito STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), le donne continuano a essere significativamente sottorappresentate in questi settori. Attualmente, solo il 18% dei ruoli STEM è ricoperto da donne, nonostante rappresentino quasi la metà della forza lavoro negli Stati Uniti. Questo divario, secondo i ricercatori, è legato non tanto a una mancanza di competenze, quanto a una questione di percezione e fiducia nelle proprie capacità.
La percezione di sé è il vero ostacolo
Secondo un recente studio della ONG Ruling Our eXperiences (ROX), che ha analizzato il rapporto delle ragazze con l’ambito STEM, la fiducia delle giovani nelle proprie abilità scientifiche è in netto calo. Solo il 59% delle ragazze delle scuole superiori si sente competente in matematica e scienze, una diminuzione rispetto al 73% del 2017. Inoltre, il 58% delle ragazze ritiene di non essere abbastanza intelligente per perseguire il lavoro dei propri sogni, un aumento rispetto al 46% di sei anni fa.
Lisa Hinkelman, fondatrice di ROX, ha sottolineato come questa situazione non derivi da una reale mancanza di abilità, ma da messaggi subliminali provenienti dalla società e dai media che minano la fiducia delle ragazze. Questi messaggi, uniti alla pressione di dover aderire a ruoli e stereotipi specifici, condizionano le loro scelte future.
L'importanza di modelli femminili in STEM
Uno dei fattori che alimentano il divario di fiducia è la mancanza di modelli femminili in STEM, che rappresentano un punto di riferimento concreto per le giovani ragazze. Hinkelman ha evidenziato come, anche quando le ragazze a scuola eccellono in materie scientifiche, raramente vengono incoraggiate a considerarsi future leader in questi campi. Questo porta a una situazione paradossale: mentre l'interesse per le materie scientifiche cresce, la fiducia nel poter avere successo in esse diminuisce.
Per superare questo problema, gli autori del report propongono un approccio che coinvolga genitori, insegnanti e società nel contrastare questi messaggi negativi, fornendo esempi positivi di donne in STEM e creando ambienti in cui le ragazze possano esplorare e fallire senza sentirsi inadeguate.
Come invertire la tendenza?
Se da un lato è importante aumentare la presenza femminile in STEM, dall’altro, secondo Hinkelman, rimane cruciale la necessità di alimentare la consapevolezza delle ragazze, spronandole a prendere coscienza dei propri talenti e risolvere problemi complessi e guidare l'innovazione. Per farlo, la manager suggerisce un approccio che includa:
- Maggiore coinvolgimento di bambine e le ragazze in tutte le discipline STEM sin dalla giovane età, trasmettendo costantemente il messaggio che sono in grado di eccellere in questi campi.
- Mostrare come le carriere STEM abbiano un impatto positivo sulla società.
- Aumentare la visibilità delle donne che hanno maturato il proprio successo nel campo delle STEM, offrendo modelli di ruolo a cui le ragazze possano ispirarsi.
- Creare ambienti accoglienti e inclusivi in tutti i settori STEM, sfidando gli stereotipi di genere.
- Rinforzare la fiducia delle ragazze nelle loro capacità, specialmente in ambiti in cui sono tradizionalmente sottorappresentate.
Naturalmente in questo processo rimane fondamentale anche – anzi, soprattutto – il ruolo dei genitori, i quali, suggeriscono gli esperti, dovrebbero incoraggiare fin da subito l'approccio al mondo scientifico, non solo stimolando la curiosità delle bambine, ma anche offrendo concrete opportunità pratiche, come corsi, attività extra-scolastiche o, perché no, piccoli esperimenti fai-da-te da condurre insieme.
"Bisogna rendere chiaro che STEM non è solo per ragazzi" ha dichiarato la dottoressa Hinkelman. "Mettiamo in mostra donne di successo in STEM che stanno cambiando il mondo. Facciamo in modo che questi modelli di ruolo diventino una parte regolare delle conversazioni in famiglia, del consumo di media e delle scelte di lettura". Solo in questo modo, conclude l'esperta, potranno germogolire i semi del cambiamento.