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“Più che essere genitori gentili dovremmo usare la gentilezza con il partner”: i consigli degli psicologi

Se la genitorialità gentile è molto dibattuta, uno stile di coppia basato su empatia e gentilezza può essere invece la soluzione per una vita familiare più serena e un esempio di bontà per i figli.
A cura di Sophia Crotti
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coppia con figlia

La genitorialità gentile è stato uno stile genitoriale molto sponsorizzato sui social, fatto di comprensione, empatia e la capacità di rispondere sempre in maniera positiva, anche ai capricci più estenuanti dei propri bambini. Questa gentilezza, che anche Kate Middleton ha rivelato di utilizzare con i suoi figli, secondo alcuni studi può essere tremendamente difficile da mettere in atto con i propri bambini e può portare i genitori a sentirsi in colpa ogni volta che, dopo una giornata difficile, non riescono a rispondere con empatia all'ennesimo litigio tra i propri figli. Lo psicologo Matteo Lancini, aveva tranquillizzato i genitori meno avvezzi alla genitorialità gentile, in un'intervista a Fanpage.it, spiegando che questa modalità a suo avviso serviva più agli adulti che ai piccoli.

Per risolvere questi dissidi riguardo una modalità educativa molto dibattuta, alcuni terapisti familiari, alle pagine di Parents, hanno spiegato che, se proprio si vuole rendere la gentilezza la parola d'ordine della propria famiglia, si può mettere in atto, invece, una collaborazione gentile con il partner. Gli esperti hanno elaborato cinque consigli che possono essere un'esempio di gentilezza tra adulti anche per i figli.

Impara ad ascoltare davvero

La terapista familiare Rebecca Tenzer suggerisce alle coppie di genitori di interrogarsi su qual è stata l'ultima volta che hanno davvero ascoltato il partner. L'esperta si riferisce all'ascolto attivo, fatto di coinvolgimento psichico e fisico con le parole che il proprio compagno o la propria compagna stanno pronunciando. Annuire, guardarsi negli occhi, lasciare che l'altro argomenti ed essere pronti a dare risposte sincere, questo può voler dire mettere in atto la gentilezza in famiglia. "Ti accorgerai di esserci riuscito quando il partner non si metterà sulla difensiva nelle risposte e i toni della chiacchierata rimarranno calmi" ha spiegato Tenzer alle pagine di Parents. 

Non pretendere la perfezione dal partner

Essere gentili ed empatici con il proprio partner significa, esattamente come si dovrebbe fare con i figli, essere tolleranti con i suoi errori. Se chi abbiamo a fianco non si sente sicuro di poter essere se stesso, perché non rispondente a dei canoni di perfezione che l'altro ha gettato su di lui, la relazione, secondo la terapista Julia Malone, va in crisi. "Il tuo partner merita di sentirsi amato e sicuro anche se è disordinato, l'importante è parlarsi con rispetto e non lasciare mai che il lavoro di cura della casa ricada solo sull'uno o sull'altro".

Non farti prendere dalla collera

La sala può trasformarsi in un ring dove la frustrazione che si porta a casa da una giornata di lavoro molto impegnativa, i capricci dei propri bambini e la stanchezza accumulata dopo un pomeriggio trascorso a pulire l'abitazione combattono attraverso parole cattive che nessuno davvero pensa. Per questo Tenzer invita i genitori a regolare le proprie emozioni prima di mettersi a discutere con il partner. "Respira profondamente prima di rispondere a una provocazione dovuta dalla frustrazione e prenditi una pausa, allontanati, fai una passeggiata o leggi un libro". Cercare di regolare le proprie emozioni permette di essere più gentili gli uni con gli altri e di insegnare ai propri figli che litigare non è mai la soluzione.

Prenditi una pausa

Allontanarsi da una situazione di stress, sia il pianto del bambino, la propria frustrazione o la stanchezza del compagno non è mai sbagliato. Essere genitori, infatti, è un gioco di squadra. "Dite chiaramente al partner come state e che avete bisogno di staccare un attimo la spina per riprendere la conversazione quando si è più distesi, così creerete uno spazio di dialogo produttivo e ricco di compassione" afferma Tenzer.

Non pensare sempre che tutti in famiglia ce l'abbiano con te

Può essere complesso accettare il malcontento del proprio partner, dopo una giornata difficile o impegnativa, ma iniziare a guardarlo con le sue lenti e non con le proprie, potrebbe essere la soluzione per evitare di sentirsi sempre in colpa. Non tutte le reazioni degli altri, anche di chi amiamo, secondo la dottoressa Malone, dipendono da noi: "Quando riesci a guardare con empatia il tuo partner, comprendendo le difficoltà che lo portano a mettere in atto un dato atteggiamento, stai mettendo in atto la collaborazione gentile".

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