Pidocchi nei bambini: lo scienziato rivela i metodi più efficaci per eliminarli senza stress

Basta una giornata a scuola o un pomeriggio di giochi con gli amici per portare a casa un ospite indesiderato: il pidocchio. Minuscolo, silenzioso e resistente, questo parassita si insinua tra i capelli dei bambini, causando prurito e fastidio. Ma c'è di peggio: i prodotti tradizionali sembrano sempre meno efficaci, rendendo l'eliminazione dei pidocchi una sfida che richiede pazienza e strategia.
Tuttavia, esistono soluzioni efficaci, basate su metodi semplici e naturali, che possono aiutare a vincere questa battaglia senza stress e inutili sprechi di denaro. Cameron Webb, professore dell'Università di Sidney e ricercatore presso il Dipartimento di Entomologia Medica del Westmead Hospital, le ha recentemente illustrate in un articolo comparso sul sito The Conversation, ricordando ai genitori l'importanza di affidarsi sempre alla scienza, rifuggendo dai sistemi fai-da-te
I pidocchi sono fastidiosi ma non pericolosi
I pidocchi del capo (Pediculus capitis), ha ricordato il professor Webb, sono piccoli insetti a sei zampe che vivono esclusivamente tra i capelli umani, prediligendo quelli dei bambini in età scolare. Esistono da milioni di anni e si sono adattati perfettamente al nostro cuoio capelluto, grazie a zampe che permettono loro di muoversi agilmente lungo i capelli. Una volta arrivati a insidiarsi sopra una testa, questi animaletti si nutrono di sangue diverse volte al giorno, ma una volta staccati, sopravvivono molto poco. Le lendini, invece, sono le uova dei pidocchi e rappresentano il primo segnale visibile di un’infestazione.

Ogni pidocchio adulto può deporre più di 100 uova durante il suo breve ciclo di vita, contribuendo rapidamente alla diffusione del problema. Nonostante il fastidio che possono arrecare però, i pidocchi non rappresentano un grosso pericolo per la salute. "Non ci sono prove che i pidocchi possano diffondere patogeni che causano malattie" scrive Webb, che però evidenzia come il problema più grande riguardi in realtà il disagio sociale e lo stigma che spesso accompagna un’infestazione.
I bambini tra le vittime preferite
Frequentare la scuola o l’asilo significa avere contatti ravvicinati con altri bambini, e i pidocchi si diffondono proprio attraverso il contatto diretto tra le teste. A differenza di altri parassiti, non volano né saltano, ma si spostano semplicemente camminando da una testa all’altra. Le bambine, specialmente quelle con capelli lunghi, sono più soggette all’infestazione, poiché i pidocchi hanno più facilità di aggrapparsi ai loro capelli.
Ciò significa che, a differenza di ciò che molti possono pensare, la comparsa dei pidocchi non è automaticamente sintomo di una mancanza d'igiene e mantenere la casa pulita non è una misura particolarmente efficace. "Ai pidocchi non importa quanto siano pulite le lenzuola e gli asciugamani, o quanto spesso passi l'aspirapolvere su tappeti e moquette" afferma Webb. Il contagio è esclusivamente legato ai capelli e al contatto diretto.
Come eliminare efficacemente i pidocchi
Nel suo articolo, Webb ha illustrato le tecniche più efficaci per eliminare gli ospiti indesiderati dalla testa dei bambini, privilegiando metodi naturali e riducendo l'uso di prodotti chimici, che non solo spesso e volentieri funzionano solo sugli insetti adulti e non sulle uova – rendendo così necessarie numerose ripetizioni del trattamento – ma con il tempo sembrano aver ridotto significativamente la loro efficacia. L’uso prolungato degli stessi principi attivi sembra infatti aver reso i pidocchi maggiormente resistenti e sempre più difficili da eliminare.

Webb consiglia dunque di applicare un abbondante strato di balsamo sui capelli umidi e lasciarlo agire per circa 20 minuti per immobilizzare i pidocchi. Passato tale lasso di tempo, i genitori dovrebbero passare un pettine a denti fitti su tutta la capigliatura, rimuovendo fisicamente i parassiti.
Per aumentare al massimo le chance di risolvere il problema, l'esperto suggerisce anche di ripetere il procedimento due volte a distanza di una settimana, così da rimuovere anche le eventuali nuove larve prima che diventino adulte e inizino a deporre altre uova. Controllare periodicamente tutti i membri della casa e insegnare ai figli a non entrare troppo spesso a contatto con le teste degli altri compagni di scuola o asilo rimangono poi due misure sempre utili per ridurre al minimo le occasioni di contagio.