Perché una famiglia caotica può peggiorare la salute mentale dei figli: lo studio
Vivere in una famiglia disorganizzata, rumorosa, senza orari fissi né routine prestabilite, potrebbe influenzare negativamente la vita adulta dei figli, ma solamente se i bambini si accorgono del caos che li circonda.
A dirlo è una ricerca condotta da un team dell'Università di York che, osservando la crescita di migliaia di gemelli nati nel Regno Unito a partire dalla metà degli anni Novanta, ha notato come la diversa percezione del contesto familiare da parte di fratelli nati e cresciuti nel medesimo ambiente possa influire in modo differente sul loro sviluppo psico-sociale.
Basandosi sui sui dati di 4.732 coppie di gemelli dello stesso sesso, lo studio coordinato dalla professoressa di psicologia Sophie von Stumm ha analizzato le risposte raccolte durante quattro precisi momenti della crescita – 9, 12, 14 e 16 anni – per poi osservare il modo in cui bambini e ragazzi vivevano la loro quotidianità.
I ricercatori si sono così accorti che fratelli e sorelle che condividevano le medesime esperienze familiari potevano trarne impressioni diametralmente opposte.
Se infatti alcuni bambini affermavano di vivere in famiglie tutto sommato ‘regolari', prive di particolari stranezze da segnalare, gli stessi fratelli riportavano invece una visione ben diversa, delineando un quadro familiare caratterizzato da ritmi frenetici, orari dei pasti impossibili da prevedere, case frequentate ogni giorno da ospiti diversi e apparecchi televisivi perennemente accesi e rumorosi.
La soggettività mostrata dai partecipanti nel vivere l'atmosfera domestica non è stata però l'unica scoperta. Lo studio finale, pubblicato l'8 maggio su Psychological Science, ha infatti rilevato come queste differenze comportassero anche un possibile contraccolpo sulla crescita dei ragazzi.
Nei questionari compilati all'età di 23 anni per misurare alcune caratteristiche della propria vita adulta (livello d'istruzione, reddito, tipo d'impiego, fedina penale, abitudini sessuali, stato di salute etc…), i gemelli che durante l'ultimo sondaggio – quello dei 16 anni – avevano sottolineato la componente confusionaria delle proprie famiglie, erano anche quelli che presentavano un quadro psico-sociale più problematico.
"I ragazzi e le ragazze che percepivano la famiglia come più caotica rispetto ai loro fratelli o le loro sorelle hanno riportato risultati peggiori in termini di salute mentale in giovane età adulta" ha spiegato von Stumm all'Association of Psychological Science.
La scienziata ha anche sottolineato come questi ragazzi e ragazze fossero statisticamente più esposti ad ansia, depressione, abuso di alcol e droghe, rapporti sessuali non protetti e comportamenti anti-sociali che talvolta portano ad avere in guai con la legge.
La ricerca si è basata sui dati raccolti negli anni dal Twins Early Development Study (TEDS) – uno degli studi longitudinali (ossia protratti nel tempo) più importanti del mondo e che dal 1994 è tenuto dal King's College di Londra – e rappresenta solo l'inizio di un filone di ricerche ancora tutto da approfondire, tuttavia aiutare a fornire alcune preziose indicazioni.
Secondo gli stessi autori, la connessione tra le le esperienze soggettive relative al caos domestico e le possibile conseguenze in età adulta potrebbe portare a nuove sperimentazioni volte a migliorare i risultati scolastici dei bambini facendo leva sulle loro capacità intellettuali, le quali non sono solo il risultato di un fattore genetico, ma anche di determinati stimoli e contesti ambientali.